Prologo personale:
Nei primi anni 90, io e tre miei amici andammo in vacanza nella Repubblica d'Irlanda. Bellissimo paese, cucina pessima, gente meravigliosa. Facendo un Grand Tour, a un certo punto ci trovammo vicino al confine coll'Ulster. Uno dei miei amici insistette per guardare dall'altra parte, e entrammo in Nord Irlanda. Fu un'esperienza al limite dello sgradevole. La piccola città che visitammo era identica a qualsiasi altra città oltre confine, tranne per i libri sul S.A.S. (Special Air Service, gli incursori inglesi) nelle vetrine delle librerie e la bandiera britannica che sventolava da un pennone. L'unica reale differenza era l'atteggiamento della gente. In Eire nessuno ci badava, e quando ci riconosceva come stranieri, le persone erano al 99% amichevoli. In Nord Irlanda, invece, quelli che ci accorgevano della nostra esistenza ci fissavano come se fossimo degli alieni dagli occhi di insetto. Quel pazzo del mio amico insisteva per andare a Belfast o a Derry, ma in pratica lo caricammo in macchina e fuggimmo al sud.
A quell'epoca, la guerriglia durava da 35 anni.
Jean McConville.
La signora Jean McConville è la quarta persona contenuta nella lista ufficiale dei “Disappeared” (Scomparsi) Nord Irlandesi. Questa lista contiene (secondo la definizione del relatore Malcom Sutton) : “ Persone rapite, uccise e segretamente seppellite durante gli anni 70 e 80, i cui corpi non sono stati recuperati quando la Commissione Indipendente per il Recupero dei Resti delle Vittime (ICLVR) fu costituita nel 1999 in ottemperanza all'accordo del Venerdì Santo con l' IRA circa “gli Scomparsi” “.
In altre parole, i “Disappeared” sono le persone svanite nel nulla durante la guerriglia in Nord Irlanda, la cui scomparsa è direttamente riconducibile a una delle parti in campo, cioè ai paramilitari cattolici o protestanti.