Nel
territorio dell'entità nemica, guerre o non guerre, alle 17.00 si
vede la telenovela. Un gruppetto di soldati nemici si era messo
davanti a un televisore e assisteva ai titoli iniziali. Quando
dovevano apparire i primi quadri della puntata, si vide invece
qualcosa di diverso.
L
'immagine mostrava un soldato della repubblica in piedi e abbastanza
rilassato, in uniforme non da combattimento. I nemici cominciarono a
mormorare stupefatti. La camera zoomò sul volto, che si rivelò
quello di una donna. L'ingrandimento era tale, che la testa occupò
tutto lo schermo. La donna era bella, con gli occhi grigi, una
piccola bocca sorridente, una pelle spruzzata di lentiggini, corti
capelli tendenti al rossastro.
Sorrise
alla camera e sbatté gli occhi.
“Perché
sei qua?”
Chiese
senza cambiare espressione, con grande gentilezza.
“Perché
sei qua?” Ripeté, sempre dolcemente.
“Noi
non ti vogliamo.”
E
fissò attraverso lo schermo (a tutti i presenti sembrò che
guardasse lui in particolare) con espressione benevola.
Il
sorriso si allargò.
La
bocca si dischiuse. Un barbaglio di denti bianchi. Gradatamente,
apparvero delle zanne appuntite da squalo. Contemporaneamente,
gli occhi si colorarono di sangue. La bocca diventò quadrata, simile
a una trappola. E urlò! Emise una orribile versione del “canto
dell'Arpia”(1).
A
tutti gli spettatori venne la pelle d'oca. Un paio crollarono a terra
e si misero a urlare dal terrore proteggendosi la testa con le mani.
“VATTENE!”
Ruggì
la donna con una voce impossibile.
Rapida
come era apparsa, l'immagine svanì. Si sentirono alzarsi in coro gli
ululati dei cani spaventati del circondario.
I
nemici erano terrorizzati. Qualcuno si era orinato addosso. Quelli a
terra piangevano.
Sullo
schermo apparvero i rassicuranti attori della telenovela.
(1)
Il canto dell'Arpia è l'avvertimento indicante che i nemici armati
hanno ancora 48 ore di tempo per disertare verso le linee
dell'Armata. È un urlo di donna masterizzato, al quale sono state
aggiunti dei suoni a frequenza infrasonica che procurano malessere.
Tutti i prigionieri di categoria A sono condizionati a reagire a
questo suono.
I
“canti delle Arpie” sono essenzialmente la stessa cosa, ma
sono polifonici invece che monofonici e non valgono come
avvertimenti. Sono solo usati per la guerra psicologica.
Centramezzocazzo, ma quando ero parecchio pischello guardando la tibbù (bianco e nero, ché comincio ad avere una certa età) quei fetenti dei conduttori fecero il classico sketch tipo "...si, anche tu che ci guardi da casa" col dito puntato verso la telecamera.
RispondiEliminaPer anni ho guardato il malefico attrezzo in posizioni assurde per evitare che quelli dentro la scatola mi vedessero.
rdv
La potenza della suggestione...hai presente "the big brother" di 1984?
EliminaSe il nemico guarda una telenovela... è già segato in partenza! XD
RispondiEliminaMi sono sempre chiesto come possano incollare al televisore milioni di persone.
Bella la svenTola come sottotitolo, però. Hai buon gusto.
Mi sono ricordato che , quando ci fu la guerra civile nella Georgia ex sovietica, i combattimenti si interrompevano (!) dalle 17.00 alle 18.00 per vedere "Mariana" (non so se la conosci...) alla TV... non mi sembra improbabile che "quelli che tu sai" siano anche fanatici della versione imbacuccata di Veronica Castro.
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