Comando
tattico aeronavale, sala operativa. Territorio della Repubblica. Ore
13.20
Le icone si muovevano lentamente.
Lassù sul
golfo, le navi nemiche correvano a tutto vapore verso la costa est.
Le imbarcazioni del così detto “
*** RELIEF”, più piccole e veloci, si erano divise per raggiungere
i singoli convogli. Nelle immagini dei Manticus si vedeva come
esibissero bandiere pacifiste e del sistema ospedaliero nemico,
insieme a grandi striscioni in inglese.
“Se
scrivono in una lingua umana, ci devono essere per forza delle
telecamere.”
Osservò
Manier.
“Tanto
meglio. Dopo avranno più paura.”
Sentenziò
la Draunara.
Passò
qualche altro minuto.
“Possibile
attività aeromobile su aeroporto ***.”
Iniziò
un controllore.
“Confermato
il decollo di quattro ufo. Altezza 10.000, velocità 1,8 Mach. Rotta
stimata, *** .”
“Mer...”
L'uomo
biondo si trattenne.
“Si stanno dirigendo verso i
nostri aerei.”
“Sono troppo pochi per un
attacco...”
Rilevò la donna.
“Avranno rilevato qualche
anomalia radar... dobbiamo avvertire il Missilista.”
Missilista. 10.000 m sopra Costa
nord ovest. Ore 13.30
La radio gracchiò un assemblea di
frasi senza senso.
“Un messaggio ipercompresso.”
Osservò il secondo pilota. ”Adesso lo traduco.”
E digitò un codice su una piccola
tastiera.
“Qui Nido, qui Nido. A
Fromboliere. Possibile intercettazione ufo. Raid 1, mach 1.5 rotta
*** . posizione attuale (GPS coord). Siete autorizzati al fuoco.”
L'equipaggio si scambiò delle
occhiate.
Il Capitano
(della Riserva) Aldonisi adesso aveva a che fare con qualcosa a cui
era preparato, e si tranquillizzò.:“Puntare
“Occhio di Giove” su Coordinate.”
L'Occhio di Giove, una grande
telecamera a lunghissima portata, ruotò nella sua gondola
trasparente e scrutò attraverso i cieli azzurri.
Il puntatore sussurrò: “ Raid 1
a 280 km. Contatto visivo con “occhio di Giove”.”
Il primo pilota intervenne :
“Conferma. Quattro ufo su rotta ***. Non sono diretti su di noi”
La tensione si allentò.
Al.
cogitò : “Stanno
puntando sugli spandi-fumo... dobbiamo coprirli.”
Operatore
d'armi: “Programmo
dei Missili?”
Al.:
“ No, Usiamo il laser. Così lo collauderemo in combattimento.
Programmare il proiettore.”
Operatore
d'armi: “Programmiamo
4 flash da 1 giga. Puntamento con “occhio di Giove”.”
Un rapido battere le dita sulla
tastiera. Il naso del pachiderma ruotò nella direzione dei nemici.
Puntatore: “ Sequenza inserita.
Pronto al fuoco tra dieci secondi.
9
8
7
6
5
4
3
2
1
… proiettore attivo.”
Aldonisi
disse con voce quieta: “Fuoco.”
Centinaia di chilometri lontano,
due caccia nemici sfarfallarono frantumandosi. Gli altri cominciarono
a scendere quasi stancamente.
Puntatore: “Sequenza effettuata.
Due ufo distrutti. Due spariti dalla visuale”
Il primo
pilota confermò: “ Il satellite
conferma tutti gli abbattimenti”
Il secondo pilota motteggiò: “Non
siamo più vergini!”
Seguì un sorriso generalizzato.
“Va bene gente, dipingeremo 4
sagome sul muso...” Approvò il Capitano.
Comando
tattico aeronavale, sala operativa, ore 13.35
Il
satellite geostazionario aveva ripreso lo spettacolo in tempo reale.
L'Ammiraglio era rimasto impressionato. “Per Satana... li ha
distrutti tutti in un secondo!”
La
Draunara rimaneva impassibile come una sfinge.
“Gli
hanno beccati di sorpresa... speriamo che riescano a rifare il
colpo.”
Un
controllore rapportò:
“Aumento
dell'attività radio nemica”
“Logico.
Cominceranno ad agitarsi...”
Dopo
averlo detto, Manier guardò nervosamente lo schermo alla sua destra.
La somma rossa aumentò, quella nera rimase identica.
“Non
si preoccupi, non è detto che la cifra nera cambi troppo.”
Disse
la Com.Op.Som. E curiosamente, sorrise.
L'Ammiraglio
sentiva su di sé il peso di quell'unico occhio verde-mare.
“Preferirei
che la cifra rossa resti uguale, piuttosto che uno solo dei nostri ci
restasse.”.
“Abbiamo
un desiderio comune, evidentemente... Quanto manca al lancio?“
“Venti
minuti”
Aeroporto
militare di
*** (nessun nome in codice) sede gruppo difesa aerea “Kamikaze”
(Armata di Cielo) Territorio della Repubblica. Ore 13.45.
Era
un posto piuttosto strano. Sembrava una sala di simulazione totale,
ma non aveva la solita aria asettica, neutra. Era dipinta a colori
vivaci, e decorata con dei pezzi di lamiera sforacchiata provenienti
da aerei nemici abbattuti. C'erano appese anche delle bandiere nere e
verdi. Tra i moduli immersivi, erano sparsi qua e là dei divanetti
con tavolini. Dei bricchi di tè e caffè facevano bella mostra sui
tavolini, assieme a delle scacchiere. C'erano addirittura dei
narghilè e un samovar. Le persone in quell'ambiente erano ancora più
incongrue. Erano degli anziani in alta uniforme dell'Armata di Cielo.
Molti camminavano col bastone, alcuni erano in sedia a rotelle. Tutti
esibivano il distintivo dei Ritter (1). Tra loro, si muovevano
discretamente degli infermieri. Suonò un clacson, e su uno schermo
apparve un annuncio:
“ I
PILOTI DELLO STORMO DANGUARD PRONTI AL DECOLLO TRA 2 MINUTI”
Le
persone così richiamate si inserirono nei loro moduli , alcuni
aiutati dagli infermieri. Immediatamente, entrarono nella realtà
virtuale.
Erano
una decina di avatar, tutti personaggi di Amine del secolo scorso. Il
loro comandante apparve sotto forma di un sobrio pilota della Seconda
Guerra Mondiale.
“Signori,
oggi avrete l'occasione di fare qualcosa di diverso dal solito.”
Esordì. “ Un convoglio marittimo nemico sta cercando di passare là
al nord. Una nostra arma segreta lo attaccherà, e voi dovrete
distruggere le navi che essa
non è riuscita ad affondare.”
“Davvero?”
“Attaccare
delle navi?”
“I
nostri 99 non sono adatti...”
“Non
preoccupatevi. I 30 millimetri basteranno. Molto probabilmente, i
bersagli saranno immobilizzati e senza difese. Secondariamente,
dovrete probabilmente impegnare gli aerei kakkiddi che cercheranno la
nostra arma segreta.”
“Beh,
nulla di difficile, insomma!”
“Mai
sparato a una nave, sarà interessante.”
“C'è
un'altra cosa … prima, il convoglio nemico ha affondato un nostro
sommergibile... le navi del convoglio sono ufficialmente non
militari, e usano delle navi del “ *** RELIEF” come schermo...
Per incidenti come questi, l'Armata di Mare ha l'ordine di sparare
sui naufraghi (2).”
L'atmosfera
si riscaldò subito.
“Come?
Hanno già
ucciso a tradimento della nostra gente?”
“I
soliti bastardi figli di troia...”
“Mitragliare
gli stronzi che galleggiano? Sarà una goduta pazzesca!”
“Ti
ringrazio, dio, o chi ne fa le veci. Volevo proprio fare una cosa del
genere prima di morire!”(3)
“Ricordatevi
però che non dovete sparare alle navi dello “ *** RELIEF”... a
meno che non sparino loro
addosso a voi”
Si
alzò una risata generale.
“Va
bene, faremo i bravi bambini”.
A
un gesto del comandante, ci fu la traslocazione. La coscienza dei
piloti si ritrovò nei potenti corpi d'acciaio racchiusi nella stiva
del BL-175, a diecimila metri di quota.
Missilista.
10.000 m sopra Costa nord ovest. Ore 13.54
La
tensione stava montando in cabina.
Il
primo pilota annunciò “Siamo a 450 km dalla posizione stimata dei
bersagli.”
Il
Capitano
(della Riserva) Aldonisi ordinò in fretta: “Attivare Mercurio.
Scaldare gli aghi (4). Inserire lanci preprogrammati.”
Nel
buio ventre dell'aereo, nulla faceva intuire che i missili inseriti
nei tamburi di sgancio si fossero trasformati da nature morte a
portatori di morte.
Il
puntatore scrutò i suoi schermi :”Mercurio attivato. Confermata
presenza convogli Orda 1, 2, 3. Confermata presenza Trappola.
Confermati Falso a,b,c,d. Falso a e b sono vicini a Orda 1. Falso c
vicino a Orda 2. Falso d vicino a Orda 3. Rilevati due bersagli IFF
positivo 50 km a nord. “
Operatore
di sistemi:“I bersagli corrispondono ai dati. Gli aghi sono caldi e
pronti al lancio.”
Aldonisi:
“Spegnere Mercurio. Lancio tra 5 minuti. Aprire la stiva. Iniziare
conto alla rovescia da meno venti”.
I
portelli della stiva lancio si spalancarono.
I
minuti passavano lenti.
A
meno un minuto, il comandante Aldonisi ordinò: “Attivare Mercurio
per ultima conferma.”
Puntatore:
“ Bersagli confermati. Nessun bersaglio IFF positivo ”
Al.:
“Pronti al fuoco.”
Il
puntatore iniziò a salmodiare:
“19
18
17
16
15
14
13
12
11
10
9
8
7
6
5
4
3
2
1”
Al.:
“Fuoco.”
La
salva pronta di 10 missili era contenuta nel cilindro di lancio. Gli
aghi erano sganciati dal cilindro alla cadenza di uno ogni 3 secondi.
Nello stesso tempo, un nuovo missile era spinto nell'alloggiamento
vuoto del cilindro, come un proiettile nel tamburo di un revolver.
Gli Stiletto scendevano in caduta libera per 25 metri, poi
accendevano il motore.
Il
lancio si esaurì in 3 minuti. Solo un missile continuò a
precipitare immoto.
Al.:
”Manovra evasiva”
“Arrivo
sul bersaglio previsto tra 2 minuti”
Annunziò
il Puntatore.
Il
grande aereo si inclinò verso ovest.
Note:
(1)
Ritter = operatore in telepresenza. Gli Asmodei sono Ritter, ma
vengono considerati come truppe di prima linea.
(2)
Il cosìdetto ORDINE PERMANENTE.
(3)
Tutti i soggetti sono del tipo A (vedi Genotipi).
(4)
gergo per i missili Stiletto.
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