Arrivarono altri prigionieri, e un gruppetto di nemici furono spinti
nello scavo. Tutti avevano il segno sanguinante sulla fronte.
Il giorno dopo, Blackjack continuava la sua lezione.
“Ricordatevi
che in tutti i
contatti coi prigionieri, dovrete sempre indossare
l'elmo e guanti pesanti.”
Il gruppo si
incamminò verso la fossa dove erano custoditi i nemici.
I prigionieri
si erano raccolti al centro del fosso, tenendosi lontani dalle pareti
cedevoli. Erano una ventina, tutti con espressione avvilita. Avevano
addosso solo i pantaloni e le magliette, ed erano a piedi nudi.
Prima di
entrare nella loro visuale, il sergente si fermò, e estrasse una
bomboletta spray da una tasca.
“Dovete
sempre disinfettare le parti che entrano in contatto con i corpi dei
nemici. È stato rilevato che questo atteggiamento eleva il livello
di stress dei prigionieri. Però, ricordatevi di presentarvi privi di
armi e in atteggiamento non minaccioso.
Lei” ordinò
indicando l’ultimo soldato della fila ” dovrà farmi da secondo.
Quando il prigioniero uscirà dalla buca, si metterà al mio fianco e
camminerà fino a quel muro. Si deve mettere alla destra del
prigioniero a qualche passo di distanza.
Voi altri,
fermatevi qua, dove i nemici non vi vedono.”
Piantato sul
terreno solido, c'era un piolo con legata una corda piena di nodi.
Tenendosi bene in vista dai prigionieri, svolse la corda e la spruzzò
con la bomboletta. Si spruzzò il disinfettante anche sulle mani.
Avvicinandosi al ciglio della buca, la lanciò dentro. Estrasse una
penna laser e la puntò su un prigioniero, che abbassò la testa sul
petto, guardando quel cerchietto rosso.
“Vieni
qua.” Un ordine meccanico.
Il prigioniero
obbedì e si aggrappò alla corda. Dopo essere salito faticosamente,
si rizzò in piedi davanti al sottufficiale, che ritirò la corda.
“Vai
verso quel muro.”
il prigioniero
si incamminò. Blackjack e
il soldato gli camminavano dietro, senza toccarlo. Gli altri due
militi assistevano poco distanti.
Arrivati di fronte al muro il prigioniero si fermò. L’assistente
si spostò al lato del nemico. Alla destra del sergente, era
appoggiata una coperta ripiegata.
“Appoggia
le mani sul muro.”
“Allarga
le gambe.”
il prigioniero
obbediva senza problemi. Del resto, sembrava una normale procedura di
perquisizione. Il sergente gli passò le mani sul corpo, in una
perquisizione accurata.
Poi si abbassò
e prese un paio di pastoie (2) da sotto la coperta. Con calma abbassò
un polso del soggetto, chiuse una manetta, abbassò l’altro polso e
lo ammanettò. Mise una mano fra le scapole del prigioniero e spinse.
Il soggetto, sbilanciato, si appoggiò al muro. Il sergente strinse
le manette supplementari. Il prigioniero abbozzò una protesta.
“Zitto!”
sibilò il sottufficiale con un tono che non ammetteva repliche.
Il prigioniero
adesso era inerme.
Blackjack
estrasse un oggetto da una tasca. L’oggetto si mise a ronzare. Il
sergente seguì un contorno sul corpo del prigioniero. Caddero dei
lembi della maglietta. Fece lo stesso con le gambe dei pantaloni. Il
prigioniero si trovò nudo dall’ombelico in giù. Arrossì in modo
evidente. Grosse lacrime li scesero sulle guance.
Il
sottufficiale lo afferrò per il collo da dietro con la destra , e lo
diresse verso uno spiazzo dove attendeva uno Shredder (3). Fissato al
retro del vicolo, c’era una lunga corda con dei cappi. Blackjack
portò il prigioniero all’ultimo cappio, lo costrinse a
accovacciarsi, spruzzò il disinfettante sul cappio, e lo glielo
infilò sulla testa.
Il prigioniero iniziò a piangere in modo irrefrenabile. Allora, il
sergente gli nascose la testa in un cappuccio.
Gli allievi
assistevano poco lontani. Ritornati davanti al muro, il sottufficiale
spiegò:
“Quello che
avete visto è la procedura standard. Tutti i prigionieri devono
essere trattati in questo modo, uno per volta. Tutte le operazioni
devono essere effettuate lontano dalla visuale del gruppo di
prigionieri, per ovvi motivi. Al posto del vostro aiutante può
esserci un mastino, se disponibile. Domande?”
Uno alzò la
mano.
“Prego”
“Se il
prigioniero si ribella?” Disse una voce di donna.
“È stato
rilevato che, usando questa procedura, i prigionieri tendono a
ribellarsi solo quando sono davanti al muro, se percepiscono
che non si tratta di una semplice perquisizione. Per questo le
pastoie devono essere sempre nascoste. Se il prigioniero si ribella,
non è un grave problema. Il vostro aiutante può usare il Taser. Se
al posto dell’aiutante c’è un mastino, la possibilità che si
ribelli è ridotta allo zero. I mastini sono opportunamente
addestrati.”
Un altro alzò
la mano.
“Prego”
“Perché
l’ha messo a culo nudo?”
Il sergente
sorrise dentro l'elmo.
Si sentirono
delle risatine.
Il soldato si
rivolse agli altri due.
“Insomma, è
una domanda!”
“Ed è anche
una domanda sensata. I prigionieri devono ritrovarsi coi genitali
esposti perché così si sentono più vulnerabili. Nella loro
cultura” masticò cultura come se fosse un’oscenità “il
nudo pubblico è un tabù assoluto. Altre domande?”
Nessuno alzò
la mano.
“Bene, ora
proverete la procedura, un prigioniero a testa. Io farò da aiutante
per i primi tre, poi vi alternerete. Se avete qualche dubbio durante
la procedura, non abbiate paura di chiedere. Questo non è un esame!”
I soldati
iniziarono.
Con calma e
precisione, misero in sicurezza sei prigionieri, su un carico da 8.
L’ultimo
prigioniero salì come i precedenti, ma invece si mettersi
sull’attenti, saltò addosso al soldato che aveva davanti. Gli
altri militi tre intervennero. Il nemico urlava e imprecava, e prima
di essere bloccato, morse una mano inguantata.
Il sergente
serrò le mani dell'idiota dietro la schiena, con un lasso
infernale. Il nemico si mise a urlare. Il sottufficiale gli
sferrò un pugno, zittendolo.
Trascinandolo
per i polsi, lo fissò a un palo che era infisso vicino alla buca.
“Merda!
Questo deficiente lo curiamo dopo! Tiratene su un' altro per
completare il carico.”
Dopo aver
completato la fila, e tolti i cappucci ai prigionieri, un soldato
partì lentamente sullo Shredder, trascinando il gruppo dietro di sé.
Gli altri due
rimasero con Blackjack.
“Quel
coglione deve essere punito. Non potete permettervi di non
reprimere atti del genere, dopo che i nemici hanno assistito. Se
succede a voi, e se sarete privi di crediti, richiedete un soldato
che ne abbia. L’esecuzione dovrà essere eseguita mediante la
mazza, con un numero dispari di colpi al ventre.”
“Dispari?
Perché dispari, signore?”
“Non c’è
nessun motivo... per noi. Loro, si scervelleranno per capire
perché. E ricordatevi, il nemico deve crepare con le palle
all'aria.”
Il sergente si
avvicinò al prigioniero legato al palo. Estrasse il gancio e
cominciò a tagliargli i pantaloni. Il nemico si orinò addosso.
“Si,
bravo. Dovevi pensarci prima, testa di cazzo.” Gli sussurrò.
Si allontanò
e tornò sorreggendo la mazza con due mani. I due spettatori sapevano
che il sottufficiale avrebbe potuto tenerla con due dita, e spezzare
in due un uomo con un unico gesto.
Vedendolo
arrivare, il prigioniero iniziò a strillare e a piangere. Il
sergente si piazzò a destra del palo e iniziò a affibbiare dei
colpi all'addome del nemico. Non troppo forti, e piuttosto lenti. Ad
ogni colpo, il prigioniero si piegava. Non cadeva solo perché le
manette erano assicurate al palo da un moschettone. Il sangue colava
dai polsi.
Nella buca
assistevano alla scena dal basso, terrorizzati. Dopo sette mazzate al
ventre, il nemico legato iniziò a vomitare sangue. Blackjack
andò a riporre la mazza. Il soggetto svenne, rimanendo appeso al
palo per le manette. Il sottufficiale lo sganciò dal palo e gli
tagliò il lasso. Lo afferrò per la nuca e lo buttò nella fossa,
cercando di centrare il buco dove i prigionieri defecavano.
Gli altri si
erano concentrati dal lato opposto, ammutoliti dal terrore.
(1) gergo per
sistema concentrazionario
(2) pastoie :
sono delle manette regolabili che costringono il portatore a tenere
le braccia aderenti dietro la schiena e a protendere il petto in
avanti.
(3) tipo di
skate board cingolato.
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