Il
Punitore, o Frank Castle, è un fumetto Americano. È il capostipite
dei personaggi sparatutto che hanno imperversato nel Comidom verso la
fine del secolo scorso. Il Punitore apparve per la prima volta nel
1974, in una comparsata in un numero dell'Uomo Ragno, poi ebbe una
serie tutta sua nel 1987.
Molto
curiosamente, la prima apparizione del Punitore è contemporanea al
film "il Giustiziere della notte" (Death wish) interpretato
da Charles Bronson (1).Il
Film deriva da una novella edita nel 1972, sempre Death
Wish, dello scrittore Brian
Garfield. Osservando
bene , i personaggi del
film e del fumetto sono quasi ricalcabili. Il Giustiziere della notte
è una persona perfettamente integrata nella società, al quale un
giorno una gang di balordi entra in casa, uccidendo la moglie e
violentando la figlia, che diventa catatonica. Dopo una sorta di
elaborazione post trauma (il padre del personaggio è morto sparato,
Bronson ha fatto la guerra di Korea da infermiere obiettore di
coscienza, riceve da un amico un'arma da fuoco in regalo...)
Charles Bronson nella scena finale |
il
nostro eroe inizia nottetempo a andare in giro per i quartieri
malfamati di New York. Quando dei delinquenti tentano di derubarlo,
lui li stende stecchiti. La differenza sostanziale è che, mentre il
Giustiziere fa finta di vivere una vita normale di giorno, e di notte
cerca di essere ucciso, più che vendicarsi, il Punitore non ha una
vita al di fuori della vendetta... Molto fumettisticamente, a volte
gira per strada in tuta nera, con un enorme teschio bianco sul petto.
Non spinto del Death wish (desiderio di morte) del Giustiziere, il
Punitore non si mette in situazioni senza uscita. Da bravo incursore,
analizza, progetta, agisce e attacca efficentemente i suoi nemici.
Non cerca la pallottola giusta, non perchè gli importi di morire, ma
perchè vuole continure a vivere per uccidere i suoi nemici.Alla
fine del film, il Giustiziere viene ferito, e si trova vicino alla
morte, ma si salva, e sembra poter scegliere se tornare a una
vita normale. Da notare che le azioni del personaggio di Bronson sono
un esempio da manuale della Sindrome da Stress Post Traumatico
(PTSD). La sopravvivenza ai propri cari, l'incapacità a proteggerli,
scatenano spesso autocolpevolizzazioni e desideri suicidi nei
superstiti. Anche il comportamento del Punitore è una PTSD classica.
Ma, mentre il Giustiziere sembra avere delle opzioni, Frank Castle,
invece, è aldilà di tutto, senza nessuna possibilità di recupero,
in the Beyond. Il personaggio del Punitore è di una
sconcertante, assoluta, razionalità; Credente, eroe di guerra,
tutore dell'ordine, padre e marito amoroso, (Dio , Patria, Famiglia)
si schianta in un attimo contro la gelida realtà di un universo
indifferente e di una malvagità insensata . Rancorosamente
disilluso, l'unica sua certezza diventa la pallottola, e suo unico
assoluto la distruzione. Ovviamente, ha dei limiti, l'autore suppone
per esigenze di vendibilità fumettistica. Protegge gli innocenti
cercando di non coinvolgerli nelle sue sparatorie, e non se la prende
coi parenti e amanti dei criminali.
Immagino per questioni di mercato, in quanto un eroe che colpisce
anche
le famiglie dei criminali apparirebbe poco eroico all'utente medio...
sebbene una parte della responsabilità dei crimini va anche a chi ne
ricava un beneficio indiretto. È interessante vedere come sia il
Giustiziere della Notte che il Punitore siano figli di un'epidemia di
criminalità che ha flagellato gli Stati Uniti nel secolo scorso.
A
partire dal 1950 il tasso di omicidi (ovvero la quantità di omicidi
commessi ogni 100.000 abitanti) era di 4,6 ; nel 1960 era 5,1 ; nel
1970 , 7,9 ; per poi esplodere nel terribile 9
del 1972, e di nuovo sfociare nel 10,2 nel 1980 (2)... in pratica,
per 27 tremendi anni consecutivi (1970÷1996), il tasso
medio di omicidi nel territorio degli USA non scese mai
sotto lo 8,5 , che era sempre
superiore
al tasso di ogni singolo anno precedente al 1970... si può dire che
gli USA soffrivano letteralmente di una epidemia di omicidi. Da
notare che il tasso calò bruscamente dopo il 1996, e sta continuando
ad abbassarsi (3). Le statistiche del 2014 lo danno del 4,5,
addirittura inferiore a quello del 1950 (4).
Come
si può vedere, l'industria culturale Statunitense reagisce
velocemente alle sollecitazioni impresse alla società... sia la
novella, che il film e il fumetto, uscirono in un periodo in cui
furoreggiava la cultura "liberal" (5), ma ci furono
dibattiti,
e mai censure...
(1)
Gli autori del Punitore non hanno mai parlato di un collegamento
diretto tra i due character. Essendo la biografia di Frank Castle
costruita negli anni 80, è possibile che ci sia una ispirazione
indiretta.
(2)
Da notare che il secondo film della serie del Giustiziere (Death wish
II°) uscì nel 1982.
(3)
Le ragioni del calo del tasso di omincidi non sono state mai
chiarite.
(4)
Dati del Federal Bureau of Investigation
(5)
L'autore crede che la cultura "liberal" sia una delle cause
dell'impennata di criminalità.
Leggevo il punitore da ragazzino, quanti ricordi! Come personaggio era di una piattezza impressionante, monocorde, ossessionato dalla sua missione e noioso al massimo. Sembrava un robot assemblato solo per il suo compito! Il Punitore 2099 era molto piu' interessante, era combattuto tra dubbi, paure, problemi psicologici, un desiderio nascosto di rendere il mondo un posto migliore e conflitti morali a iosa, oltre che a tanta sana ultraviolenza tecnologica. Se puoi leggilo.
RispondiEliminaDimenticavo, ho letto un'ipotesi interessante sul calo del tasso di omicidi negli USA: sembra che corrisponda all'entrata in vigore della legge sulle vernici e sui carburanti al piombo. Saprai che l'esposizione graduale al piombo fa impazzire nel corso degli anni, e il rapporto tra criminalita' e disturbi psichici o QI basso e' ben documentato.
RispondiEliminaoh bella! non sapevo niente su questa teoria. interessante!
RispondiEliminahttp://rationalwiki.org/wiki/Lead-crime_hypothesis
Eliminagrassie.
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