domenica 24 aprile 2016
Film e derive sociologiche?
Questo è il Trailer di un film non ancora uscito in Italia: "Fight valley".
La trama è quasi inesistente, ed è essenzialmente un pretesto per mostrare ragazze muscolose che si allenano, sudano, sputano sangue e si massacrano (senza allegria) tra di loro.
Le comprimarie principali alla protagonista Susie Celek (e chi è?) sono le migliori menatosto della M.M.A. , cioè Miesha Tate, Holly Holm, Cris Cyborg (Cristiane Justino Venancio) . Nel Trailer non manca nemmeno il doppio momento lesbo , come da becero punto di vista masculinista . Dato che il film deve ancora uscire negli U.S.A. , è impossibile dire alcunchè del suo valore artistico o filmico :D :D ... In mia opinione, potrebbe essere come i primi film in cui appariva Jean Claude Van Damme ... Lui non diceva una parola che fosse una e non cambiava mai espressione , ma si produceva in una spaccata verticale con risalita (meteco!) ...
Ma non voglio parlare del film di per sè, ma di quello che fa vedere. Ovvero, di un circuito di combattimenti illegali, dove gli sfidanti non sono uomini ma donne, e in genere l'utilizzo della violenza fisica da parte femminile ... Cosa addirittura inconcepibile per la massa, fino a venti anni fa.
Che nei secoli, ci sia uno scorrere sotterraneo di donne combattenti è noto, sebbene non molto pubblicizzato ... questo sito Russo, con traduzione in Inglese, ne tratta con affetto e attenzione da amatore (sito) . Ma una cosa è il naturale soddisfacimento di una pulsione che alcuni provano , e un'altra è l'adozione di una modalità di rapporto, cioè la violenza fisica, da parte di una percentuale rilevante di persone. In altre parole, è normale che ci siano dei boxer e degli incontri sul ring, ma non va bene che ci siano risse per strada e combattimenti clandestini, in quanto denotano un cambiamento generalizzato nell'atteggiamento delle persone verso la violenza, sia come agenti sia come spettatori.
Ovviamente, il sottoscritto non è contro l'uso della violenza di per sè, ma aborrisce la violenza incontrollata, e applicata per motivi futili. La diffusione della violenza fisica nel mondo femminile è un fenomeno recente nella società occidentale. Gli studi affermano che una della cause della violenza giovanile è, oltre ad aver subito violenza, l'aver assistito a scene violente. Molto paradossalmente, c'è una fonte di violenza che non è considerata e non percepita come tale, cioè i media. I media, intesi come televisione e internet , inondano i loro utenti di violenza, sia reale che simulata. Qua entra in campo il discorso di genere. Fino a relativamente poco tempo fa, alla televisione i violenti erano solo maschi. Poi arrivarono sugli schermi personaggi come Power Rangers (prima serie 1993), Xena principessa guerriera (prima serie 1995), Buffy l'ammazzavampiri (prima serie 1997), cioè
telefilm nei quali i protagonisti erano donne che picchiavano e uccidevano, usando violenza con grande liberalità. Dopo circa un decennio dall'avvento di queste eroine, cioè quando la generazione di bambini tirata su a pane e Xena uscì dalla pubertà, una statistica rivelò che, negli Stati Uniti, il tasso di aggressioni aggravate effettuate da giovani femmine era aumentato del 57% in dieci anni, mentre il possesso illegale di armi tra le giovani donne aumentò del 44%. Da notare che questi sono solo i reati denunciati o scoperti, e quindi l'incidenza reale dovrebbe essere maggiore. Inoltre, l'aumento è stato rilevato nel 1999, in un periodo nel quale negli USA i crimini violenti erano e sono tutt'ora in continua diminuzione. Nell'identico periodo, per i giovani uomini, le percentuali degli stessi crimini diminuivano ...
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E' azzardato affermare che le giovani donne americane (o occidentali) diventino violente SOLO a causa di Xena o dei Power Ranger ... ma è piuttosto probabile che l'insieme delle sollecitazioni dei media tendano a sviluppare la loro aggressività fisica, come anche il femminismo deleterio. Non molto stranamente, le già citate Miesha Tate, Holly Holm, Cris Cyborg , essendo nate rispettivamente nel 1986, 1981, 1985, possono aver visto i Power Ranger. Bisogna però anche anche dire che le signore qui citate, essendo agoniste inserite in un discorso di allenamento di arti marziali, sono probabilmente la persone più pacifiche del mondo, al di fuori del ring. Esse fanno sicuramente parte di quella percentuale di popolazione che trova la sua espressione fisica nel combattimento (i boxer, insomma).
Quello che ha me preoccupa sono le altre. Come queste. video youtube
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