mercoledì 15 giugno 2011

SATIN ROUGE (spolierone ironico&kulturale!)

Rivelo la trama! non leggerlo se non vuoi sapere che l'assassino è il maggiordomo!

Satin rouge è un film della regista Raja Amari con Hiam Abbass (Matre!)(1) , Hend El Fahem (Figghia!)(1) gli altri non mi interessano, girato in Francia e Tunisia nel 2002.
É un film interessante che svela un po’ di cultura musulmana (2).
La protagonista è una donna sui 40 che “ha la musica dentro”... infatti, una delle prime inquadrature la rivela che danza in modo estemporaneo di fronte a un specchio. La sciura in questione è vedova con una figlia adolescente, ed è anche piacente. Appartiene alla classe media Tunisina, quindi, è per forza una casalinga frustrata, dato che non ha la necessità di lavorare e quindi di uscire di casa tranne che per andare a comprare da mangiare (uscire di casa a lavorare! profondamente immorale! Potrebbe incontrare degli uomini! E dato che è priva di proprietario, e anche se ce l’avesse, ovviamente avrà delle disonestà (3)).
Allora, la nostra protagonista vegeta tranquillamente in casa con la figlia. Sembra un inserviente che pulisce un museo o un mausoleo (il ritratto del marito è il feticcio). La ragazza, invece, va a scuola, vive alla mota (1), ascolta musica con le cuffiette, esce con le amiche... e (rullo di tamburelli) ha un fidanzato! (o un manico, mi sembra più descrittivo e reale).
Un bel giorno, la madre decide di pedinare la figlia, perché da certi impercettibili segnali (4), sospetta che ella abbia una relazione con qualcosa, con qualcuno... insomma con un uomo! (bottanona).
Pedina che ti pedina, scova il manico filiale e lo insegue dove lavora come musicista, e cioè in un localaccio dove le donnacce sozzose mezze nude ballano la danza del ventre (5). La musica, il calore, l’aria piena di ormoni le fa venire un mezzo coccolone, e sviene. Le sozzone (rivelatesi poi simpatiche e piene di umanità) la soccorrono, e lei piano piano, comincia a frequentarle e ballare con loro, ed entra in una specie di doppia vita. Vedova casalinga di giorno, e sfrenata danzatrice nottetempo. Sfrenata nella danza, solo in quello, e segretamente. Gli uomini del locale gli tiene alla larga. Un giorno, il fidanzato della figlia la nota, e si fa avanti...in un corteggiamento discreto, ma sostanzialmente monotematico (6). La figlia, intanto, preme per regolarizzare la situascion, cioè vuole sposarsi (ah! Quale balorda mania delle donne !). Tra una cosa e l’altra, la madre cede al manico (o come direbbe Shakespeare, si fa ribaltare...) solo il giorno prima che il suddetto si presenti in famiglia (cioè a LEI)... the intercourse (che fa tanto internascional!) tra i due è breve, vestito, e piuttosto frettoloso, e sembra sia il primo coito islamico in una film mainstream (7). Insomma, va bene per ragazzotti arrapati e vedove ragnatelose...
Il giorno dopo, la figlia porta il fidanzo in casa (il che vuol dire non si può più tirare indietro, il tempo delle sveltine con le 40enni è terminato...). Il desso si presenta alla matre, della quale la figghia ha rimarcato le lodi come brava mammina conservatrice e conservata, fedele alle ceneri del marito, facente un magnifico cous-cous, e si trova davanti la MANZOTTA che si è chiavato (8) il giorno prima! (!!!!!).
A mio personale parere, la faccia attonita del pisquano valeva un Oscar, o magari un Cesar, o una coppa di gelato al kokko(bello)(1). Nonostante lo shock terribile , l’incontro va benissimo... la ragazza è molto stupita dell’atteggiamento fidanziario, la madre , vera fimmena navigata, non dà adito a dubbi, e il tizio sembra uno che credeva di andare a donne, e invece si è scontrato con un pisellone modello siluro da 553 mm (9)....
E la frecatura colossale è evidente anche nel successivo matrimonio.
Il fresco maritino, seduto sul posto d’onore col vestito tradizionale, ha l’aspetto di uno che si è incastrato le gonadi in uno scambio ferroviario, non ce la fa a liberarsi e aspetta in ambasce e sofferenze che lo scambio si attivi e gliele strappi....
La dolce sposa, anche lei in gran pompa, sente puzza di bruciato, ma non riesce a capire cosa significhi e da dove arrivi...
La madre, una volta tanto, danza alla luce del sole, con tutte le sue amiche e colleghe (perché solo ai matrimoni certe persone possono unirsi alla gente per BENE nella miserabile kultura islamica, i cui esponenti maschili per bene le visitano furtivamente nottetempo), visibilmente felice e dominante... perché quando vorrà, potrà usufruire del fresco tarellino di casa, senza nessun problema.
Alcuni hanno parlato di dilemma freudiano, della lotta tra madre e figlia per il maschio...macché! tutte balle! La signora si tromberà il maritino della figlia, solo perché è l’unico masculo che può trombarsi... Solo perché lo scandalo sarebbe peggiore per lui che per lei. Qualsiasi affaire con un altro uomo (non ricattabile) le distruggerebbe la rispettabilità, e di conseguenza la vita. Quando lei uscirebbe per strada, gli uomini (tutti! Anche il mendicante all’angolo) gli strizzerebbero l’occhio con fare lascivo, se non gli darebbero della puttana direttamente... le donne spettegolerebbero a tutto spiano, sostanzialmente invidiose di lei... magari ci sarebbe alla fine una scena come questa (malena), ma anche più strong.
Si potrebbe anche pensare che è un finale triste, oltre lo sfavillio dei lustrini... questa povera donna, per avere un minimo di vita sessuale, è costretta all’inganno e al tradimento della figlia... Piccoli e miserabili drammi del bigottismo.



(1) Terronismo (ahr ahr!)
(2) Mi sembra una termine esagerato, cultura. Premessa, a me i beduini mi stanno sulle scatole in modo abissale...
(3) Termine veneziano arcaico
(4) Sul serio! Mica trova le pillole anticoncezionali!
(5) Cioè un postaccio simile al Topazzio di Milano, dove una volta le brave studentesse di legge si guadagnavano l’affitto dell’appartamento e qualche sfiziosità... a parte le storie universitarie, in quei paesi le danzatrici del ventre sono considerate delle peripatetiche a mezzo o a servizio permanente effettivo .
(6) Con un solo scopo, cioè per scopazzare alla cammellesca senza impegno e senza lode... se mi perdonate il termine...
(7) E appunto per questo, sembra abbia fatto incazzare i puzzolenti barboni locali.
(8) Non è un francesismo, ma un arcaismo!
(9) Metafora dimensional-sommergibilistica.

2 commenti:

  1. All'inizio mi sono cappottato dalle risate... poi è sopraggiunta l'amarezza, pirandellianamente parlando.

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  2. Infatti. sembra un film allegro, ma se gratti un pochino oltre la superficie viene fuori la puzza di marcio...
    del resto pirandello era siciliano, e quindi queste dinamiche di finzione le conosceva bene.

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