sabato 30 aprile 2011

concorsi di bellezza in beduinia

Concorsi di bellezza in beduinia. quelle vacche delle donne non possono mostrare che gli occhi (alcuni predicatori dicono che sarebbe meglio coprirgliene uno, essendo una sguardo a due occhi troppo puttanesco), mentre quelle svergognate delle capre sono esposte zozzamente in tutta la loro impudente nudità (e ci sono degli astanti che gli fanno foto al sedere).
inutile chiedersi perchè i beduini preferiscono le capre... quelle possono stare nude!


colonna sonora : Abdul Abulbul Amir di Frank Crumit

venerdì 29 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.
VI° parte...

Fine della guerra, fine della fame?


La Kaiserschlacht (offensiva del Kaiser) o, le altrimenti nominate offensive di primavera, furono lanciate sul fronte occidentale dal 21 Marzo 1918 al 20 Luglio 1918. La serie di offensive erano state sferrate approfittando della momentanea parità numerica con il nemico, ottenuta dislocando 400.000 soldati dal fronte orientale (38), neutralizzato dopo il trattato di pace coi Bolscevichi (trattato di Brest-Litovsk).

giovedì 28 aprile 2011

Le conseguenze della fame

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.


V° parte...

Se Atene piange, Sparta non ride.

Mentre gli Imperi Centrali dipendevano tutti in una certa misura dalle importazioni alimentari, le nazioni dell'E.C. erano in una situazione differente. La Francia era praticamente autosufficiente per l’alimentazione, mentre l'Inghilterra no. Quello che l'Impero Britannico faceva contro la Germania con le navi, la Germania lo faceva contro l'Inghilterra coi sommergibili.

mercoledì 27 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.
IV° parte...

Non si vive di solo pane.


Nella tessera settimanale erano contenuti anche dei buoni per il sapone, ma la sua disponibilità diminuì col prosieguo del conflitto. Da un altra parte, ci fu la carenza di materiale tessile. Per ovvi motivi, le uniformi dei soldati sul campo si consumavano moltissimo, e non era possibile sostituirle con materiali di recupero di minore resistenza. Di conseguenza, la maggior parte dei tessili di qualità era destinata all'esercito, e ai civili erano destinati gli scarti e i tessuti rigenerati. Un vestito di lana di buona fattura era costituito da 65% di lana nuova e dal 35% di lana rigenerata. La mancanza di pellami si ripercosse sulla qualità delle calzature. A aggiungersi alle altre manchevolezze, la corrente elettrica fu razionata.

martedì 26 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.


III° parte...



Se il Mare è vuoto, a Terra ci sono pance vuote.

La reazione delle autorità Germaniche al Blocco alimentare consistette nella creazione di un "Ministero del cibo" retto dal signor Von Batocky, subito soprannominato il "dittatore del cibo".

lunedì 25 aprile 2011

FAIGHA SEASON

DISSACRAZIONE DEL SACRO COLORE ROSSO...
In Russia la stagione si fa bella, e le ex-compagne ex-sovietiche , in preda ai corrotti istinti capitalistici e maialosi, espongono la loro nuda carne viziosa ai corrotti sguardi dei corrotti ex-compagni ex-sovietici.
QUANDO FINIRA' QUESTO SCEMPIO?!?
QUANDO TORNERA' LA PUREZZA SOCIALISTA?

domenica 24 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.


II° parte...

Determinazione Britannica e Ondivagia Americana.

Come si può vedere, l'atteggiamento di due dei principali attori, Impero Britannico e Stati Uniti d'America, ebbe delle variazioni importanti. I Britannici, come tutti, credevano inizialmente in una guerra breve, della durata di alcune settimane o al massimo qualche mese. Il Blocco economico era una strategia a lungo termine, e fu realmente adottato solo quando ci si rese conto che il conflitto si era impantanato nelle trincee.

venerdì 22 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.


Tutto nasce da una lista su Wikipedia (http://en.wikipedia.org/wiki/List_of_famines) trovata in modo assolutamente casuale, cercando dati sulla (o sulle , ahimè) carestia in Irlanda. Come sempre, la wikipedia italiana è non attendibile. Mancano un sacco di dati esistenti sulla wikipedia in inglese.
In questa lista, una voce in particolare ha attirato la mia attenzione:
° 1916/1917 famine caused by the British blockade of Germany in WWI (trad: carestia causata dal blocco Britannico della Germania nella Prima Guerra Mondiale)
o bella, questa non la conoscevo.
Finora, non sapevo di questo avvenimento... conoscevo la storia della 1°G.M., gli Spartachisti, i Freikorps, e la vita di un miserabile pagliaccio baffuto chiamato adolfo.
Con una piccola ricerca, ho scoperto alcuni dati (1):

giovedì 21 aprile 2011

contraddizioni nel paese del sol levante.



In mia personale opinione, Itto avrebbe risolto il problema con una bella tagliatina.

mercoledì 20 aprile 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Dopo.

Il regno di Shaka durò soltanto 12 anni. È indubbio che a modo suo, Shaka kaSenzangakhona (72) sia stato un colosso e un rivoluzionario. La sua creazione, il regno Zulu, dimostrò di resistere oltre la sua morte, superando sostanzialmente tutte le crisi a cui andò incontro. Nonostante la brutalità dei metodi di unificazione, i sudditi non tentarono secessioni o rivolte verso l’autorità centrale. I dirigenti scelti da Shaka e i loro successori si dimostratrono, nei fatti, dei buoni amministratori. Gli unici guai economici risalgono all’ultima fase dell’impero, quando delle morie del bestiame causarono qualche problema economico (sembra che le epidemie fossero dovute al contatto con gli europei) .
La successione del Re, invece, rimase sempre un problema. Dingane, uno dei regicidi, regnò dal 1828 al 1840, venendo ucciso in una rivolta dal suo fratellastro Mpande, che prese il suo posto. I due figli di Mpande, Cetshwayo e Mbuyazi, combatterono tra di loro nel 1856. Mbuyazi fu ucciso, e Cetshwayo divenne Re di fatto, pur lasciando il padre sul trono. Nel 1873 Mpande morì , e Cetshwayo fu assiso sul trono.
Gli inglesi iniziarono l’ivasione del regno Zulu nel 1878, venendo clamorosamente sconfitti nella battaglia di Isandlwana, che fu il peggiore rovescio militare europeo contro una popolazione aborigena. Ammaestrati dell’esperienza, gli inglesi vinsero la battaglia di Ulundi.
Seguendo il motto “divide et impera” gli inglesi presero prigioniero il Re Cetshwayo, e divisero il regno in 13 piccoli reami indipendenti (73).
Gli Zulu persero totalmente la loro indipendenza nel 1887 venendo inglobati nella colonia inglese del Natal.


(72) Shaka (figlio di) Senzangakhona. Così è riportato, seguendo la legge salica
(73) corrispondenti guarda caso alle divisioni amministrative degli amaKhanda

martedì 19 aprile 2011

Stay svegl, boyz!

Irrompo per un attimo nell’attualità.
La triste e ridicola vicenda dell’Arrigoni, inopinatamente strozzato dai personaggi di cui si credeva amico, anzi fratello, mi ricorda per sommi capi la storia del Michè... non per la levatura morale o intellettuale del personaggio, macchè! Solo per la sua miseranda fine...
Entrambi sono stati pugnalati alle spalle da persone a cui avevano dedicato la loro vita...
L’Arrigoni, o meglio, Stay svegl (mi sembra più appropriato) era un tale che aveva dedicato al vita ai palestini... mmm, non proprio a tutti i palestini. Lui aveva dedicato la vita a Hamas... Ed Hamas non rappresenta tutti i palestini, solo una parte. Se qualcuno ha voglia di controllare vada sul suo blog guerrillaradio... in alcuni articoli, parla chiaramente dell’Olp (l’altra organizzazione politica maggioritaria dei palestini) come di complici dei “Demoni Sionisti” (!!!)...Bisogna considerare che in quell’ambito, accusare uno di essere “complice dei Sionisti” è il modo più rapido di ucciderlo per interposto linciaggio, o interposta lapidazione. Il nostro Stay svegl mi sembra improbabile non lo sapesse...
Comunque, a parte queste piccolezze di politica interna palestina, il nostro pacifista (altro termine errato, secondo me) dava la fondata impressione di odiare alla follia i miserabili giudei... questo, mi sembra perlomeno strano... cioè un pacifista che odia alla follia un popolo intero? Questo mi permette di proporre una mia teoria.
Allora, il nostro Stay svegl era afflitto da quella deformazione di pensiero, tipica dei sinistri e anche degli jugoslavi (*).
Il AMMORE ASSOLUTO verso qualcosa, si traduceva in un ODIO ASSOLUTO verso tutto quello che non era quel qualcosa che ammmava... in termini pedestri, serebbe come un tale che è follemente innamorato di una donna, e perchè ama quella donna, odia tutte le altre donne...
Stay svegl amava alla follia Hamas, accettava tutto quello che faceva Hamas (compresa l’oppressione del suo stesso popolo), avrebbe avallato tutto quello che faceva Hamas (compreso lo sterminio, e non si tratta di un’iperbole, di tutti i palestini dell’OLP). Visto che amava Hamas, non poteva che odiare “l’entità sionista” e assistere ridendo alla sua distruzione...
Però, però...
Stay canine odiava i maledetti giudei, ok. Amava alla follia Hamas e hamasini, ok.
Ma rimaneva sempre un maledetto occidentale (ateo poi!). Non si può accusare gli hamasini di avere una eccessiva complessità di pensiero, per carità. Il pensiero di Hamas è molto lineare. Hamas vuole instaurare la sharia (legge islamica) sul mondo (**). Chi non si adegua a questo, va eliminato.
Lo Stay svegl e tutti quelli come lui, sono, per usare una termine tecnico, degli “Utili idioti”. Vanno usati, ma rimangono sempre della stirpe del nemico, se non si convertono. Più chiaro di così...
Quindi, che degli hamasini un po’ meno machiavellici gli abbiano tirato il collo, non è affatto un incidente, ma una logica conseguenza del loro modo di pensare.
Non ci è dato di immaginare cosa abbia pensato Stay svegl prima di starnutire l’anima … magari si sarà detto “Ma questi sono palestini? Non può essere ! Devono essere dei maledetti giudei...” è tipico di certa sinistra perseverare nell’errore...
Comunque, lo Stay svegl giaccia pure in pace... le sue spoglie non saranno contaminate dal passaggio in territorio giudeo, e la mammina si guadagnerà un bel posto in parlamento, con relativo appannaggio...

Stay svegl, boyz!


(*) La perfetta descrizione di questa deformazione mentale l’ho trovata in “Racconti da Sarajevo” di Ivo Andrić
(**) a chi non ci crede, suggerisco di leggere la costituzione di hamas

domenica 17 aprile 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

La pace mi disfarebbe.

È curioso come l’affermazione del condottiero mercenario Giovanni Acuto (John Hawkwood) si adatti perfettamente a questo Re e conquistatore africano. Una volta sconfitto definitivamente il suo arcinemico Zwide nel 1825, Shaka si ritrovò senza avversari e senza terre da conquistare.
Un Re normale avrebbe cominciato a pensare oltre sè stesso, ad assicurare una discendenza al suo regno, in altre parole un erede o una linea di successione...

martedì 12 aprile 2011

Quando si uccidono i cani da guardia, i ladri entrano. (seconda parte)

Avvertenza: questo post è sconsigliato ai comunisti e agli imbecilli in generale. Se dopo la sua lettura si verificheranno eventi quali prolassi emorroidali, collassi epatici o ictus, lo scrivente declina ogni responsabilità.



Per dare un certo peso a queste rassicuranti e sostanzialmente umanitarie parole, il Michè aveva a disposizione 120.000 tra soldati e čekati, sorry, čekisti, 60 cannoni, centinaia di mitragliatrici, un numero imprecisato di aerei e autoblindo. La tattica antiguerriglia era affine al metodo della “fetta di salame”. I sovietici si insediavano in un distretto, vi concentravano la maggior quantità possibile di truppe, di čekati e quadri del partito e iniziavano a risanarlo. I soldati combattevano le gang, i čekati e i politici epuravano il bestiame umano. Finita l’opera rivoluzionaria in un distretto, si spostavano in un altro, e ricominciavano daccapo. Accoppatine di massa e individuali si accompagnavano all’uso dei campi di concentramento, nei quali furono internate almeno 50.000 persone, in maggioranza donne e bambini (15) .

lunedì 11 aprile 2011

Quando si uccidono i cani da guardia, i ladri entrano. (prima parte)

Avvertenza: questo post è sconsigliato ai comunisti e agli imbecilli in generale. Se dopo la sua lettura si verificheranno eventi quali prolassi emorroidali, collassi epatici o ictus, lo scrivente declina ogni responsabilità.

Ovvero, la triste e ridicola storia del sig. Michail Nikolaevič Tuchačevskij , eroe della prima guerra mondiale, eroe della guerra civile russa, Maresciallo dell’Unione Sovietica, abbattuto come un cane dal suo padrone sosso (1)
Il Michè nacque nel 1893 da una famiglia nobile un po’ decaduta a Alexandrovskoye, nella zona di Smolensk. Suo padre aveva sposato per amore una contadina, ed non era molto rapace come possidente terriero (e per questo era ben considerato dai suoi fittavoli).

martedì 5 aprile 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Solo commercianti e viaggiatori.

Nonostante la presenza di portoghesi a nord e di inglesi e boeri al sud, non è riportata la presenza di bianchi nel territorio Zulu prima del 1824. Sicuramente c’erano stati dei contatti (69) e gli Ngomi conoscevano l’esistenza di altri uomini diversi da loro.
I viaggiatori del 1824 erano in effetti una missione inviata dal governo imperiale Britannico, in seguito alla Mfecane e alle notizie dell’esistenza di un reame negro nelle vicinanze della Colonia del Capo. Il contatto con Shaka fu amichevole, ed uno dei bianchi, che era medico, curò le ferite del Re dopo un attentato. Oltre l’episodio della tintura per capelli, gli inglesi portarono armi da fuoco e altre mercanzie. Shaka fu originariamente impressionato dalle armi da fuoco, ma non le adottò estensivamente, perchè ritenne che un gruppo di fucilieri sarebbe stato facilmente sopraffatto dai suoi guerrieri, a causa dei lunghi tempi di ricarica dei fucili di allora. Nonostante questo, sembra che le ragazze del suo reggimento speciale fossero armate con armi da fuoco. Gli inglesi furono autorizzati a commerciare, ma solo con le autorità reali e solo da un ancoraggio sulla costa. Ogni inglese viaggiante nel regno, era accompagnato da una scorta militare Zulu.



(69) il giovane Dingiswayo rientrò dall’esilio alla morte del padre cavalcando un cavallo, cosa che suscitò molto scalpore. Per ovvi motivi, poteva essere stato fornito solo dai bianchi.