venerdì 29 aprile 2011

Le conseguenze della fame.

Questo è un articolo che successivamente invierò a www.icsm.it. I commenti e le domande sono bene accette, e anche le critiche. le vostre puntualizzazioni possono servire come spunti di approfondimento o di variazione sull'articolo stesso.
VI° parte...

Fine della guerra, fine della fame?


La Kaiserschlacht (offensiva del Kaiser) o, le altrimenti nominate offensive di primavera, furono lanciate sul fronte occidentale dal 21 Marzo 1918 al 20 Luglio 1918. La serie di offensive erano state sferrate approfittando della momentanea parità numerica con il nemico, ottenuta dislocando 400.000 soldati dal fronte orientale (38), neutralizzato dopo il trattato di pace coi Bolscevichi (trattato di Brest-Litovsk).
Lo scopo dell’attacco era di costringere gli Alleati a chiedere la pace, prima che l'esercito Americano iniziasse a far sentire il suo peso sul fronte occidentale. Inizialmente, la notizia della fine della guerra in oriente aveva galvanizzato l'esercito, il quale, effettivamente, in 3 anni e mezzo di guerra aveva sempre avuto un atteggiamento offensivo e non aveva subito sconfitte paragonabili a quelle degli Alleati... nel campo Tedesco spirava un'aria di speranza.
Ma...Il trasferimento di truppe dallo ost-front (fronte orientale) significava mescolare reduci di anni di guerra di trincea, con truppe che erano state a contatto con una sovversione contro l'ordine costituito. Nelle unità provenienti dall'oriente giravano volantini propagandistici di contenuto rivoluzionario. Fu anche rilevato che il 10% di soldati provenienti dal fronte orientale disertò durante il passaggio attraverso la Germania.
Ma.... La risposta delle autorità agli scioperi del gennaio 1918 era stata l'arresto degli operai fomentatori e il loro invio coatto in prima linea. Molti di questi apparteneva allo SpartakusBund (39).
Si può immaginare come tutto questo potesse avere delle conseguenze a medio termine...
Le Offensive di primavera fallirono per gli stessi motivi che avevano portato alla stasi del fronte per 4 anni, cioè dal fatto che i soldati avanzanti, dopo aver superato le linee di trincee avversarie, dovevano contare solo sui propri piedi per avanzare (40), mentre i difensori potevano far affluire rinforzi per ferrovia o per autocarro, e ricostruire nuove linee di difesa. Questa serie di attacchi segnarono la fine dell'atteggiamento offensivo dell'esercito del Kaiser. Da ora in poi, i Tedeschi retrocedettero verso i loro confini, sotto la spinta Alleata.Era stato detto ai soldati che questo sarebbe stato l’Ultimo Sforzo, che avrebbe portato alla vittoria, alla pace gloriosa (espressione usata), e al ritorno a casa. Il suo evidente fallimento portò a un crollo verticale nel morale. Aggiungendo la scarsità di cibo nelle trincee (41), e le brutte notizie sul fronte interno, si formò una situazione pericolosa. Il comandante in capo dell’esercito Tedesco, il Generale Ludendorff, definì il 8 Agosto 1918 (data del contrattacco inglese nelle Somme) come "il giorno nero dell'Esercito tedesco". La Germania perse 20.000 caduti e 30.000 prigionieri in questa battaglia, sintomo evidente che i soldati si arrendevano in una quantità mai vista prima. Fu anche riportato che le truppe in ritirata accogliessero le unità di rimpiazzo in questo modo: "Crumiri!(42) State prolungando la guerra!". Le offensive vittoriose costarono agli Alleati perdite terribili. Dopo il termine del conflitto gli Alleati riconobbero che l'esercito Tedesco avrebbe potuto continuare una guerra difensiva fino al 1919... Ma come affermò lo stesso Generale Ludendorff : "Alla fine della guerra non era il numero (Die Zahl) ma lo spirito delle truppe (Geist der Truppe) a essere decisivo". Tanto per confermare in prima persona questo assunto, il generale Ludendorff ebbe egli stesso un collasso nervoso prima di fare rapporto all'Imperatore. Già subito dopo il ripiegamento, si erano formati dei "comitati" di soldati che ricalcavano le esperienze russe (43). Oltre a questo, in prima linea si diffuse anche il sottrarsi al combattimento marcando visita, nascondendosi agli ufficiali, eccetera. Fu calcolato che almeno 1.000.000 di effettivi praticassero questo "sciopero militare nascosto" (44), e molti altri scapparono all’indietro o in avantiDall'Agosto a Novembre, fu calcolato che almeno 700.000 soldati disertassero (per restare nella metafora, che abbandonassero il posto di lavoro). Nello stesso periodo, 385.000 Tedeschi si lasciarono prendere prigionieri dagli Alleati. Tra questi, c'erano molti ufficiali, ed in alcuni casi diedero essi stessi ai loro sottoposti l'ordine di arrendersi. In Settembre, il Comando Supremo tedesco informò l'Imperatore che la situazione militare era senza speranza. L'esercito stava diventando inaffidabile, ed era possibile uno sfondamento generalizzato del fronte. Il Comando Supremo suggeriva di dare l'incarico a un governo civile di trovare un accomodamento con gli Alleati. Considerando che, durante tutta la guerra i politici civili erano stati agli ordini dei militari, addossare adesso a loro la responsabilità dei trattati di resa, era nei fatti un vile scaricabarile da parte dei militari. Da questo avvenimento, voluto e pianificato dall’Alto comando, naque la Dolchstosslegende (leggenda della pugnalata alle spalle). Nonostante tutto questo, iniziarono in Ottobre i contatti per i colloqui di pace, mentre continuarono il ripiegamento e i combattimenti. I politici civili premevano per una pace a ogni costo, dato che la Fame stava lentamente affacciandosi all’orizzonte della nazione. Il 17 ottobre, il deputato socialdemocratico Scheidemann relazionò ai militari: " Non abbiamo più carne. Non possiamo distribuire patate perché non abbiamo i 4000 vagoni merci necessari ogni giorno. Non abbiamo assolutamente più grassi." Il 25 ottobre, il leader del partito progressista Von Payer protestò contro l'ipotesi di proseguire la guerra nel 1919. I militari risposero che "La richiesta alleata di abdicazione del Kaiser sarebbe costata alla Germania il suo onore nazionale e militare". Von Payer , "da borghese e civile puro e semplice" disse che "non vedeva onore in questo, ma solo affamare la gente". Da notare che la richiesta di abdicazione sembra fosse il solo punto delle 14 richieste americane inaccettabile per il generale Ludendorff. Per questo suo irremovibile rifiuto fu sostituito dal generale Gröener, proprio quello del “partenariato sociale”! Il 29 ottobre accadde qualcosa di inedito. Il comando della flotta d'alto mare aveva programmato un'uscita in mare non autorizzata, allo scopo di ingaggiare la flotta Britannica e "di restaurare il prestigio della marina tedesca". Queste erano le parole del capo di stato maggiore della Marina , Ammiraglio Scheer :"Una battaglia onorevole per la flotta-che potrebbe essere un combattimento mortale-getterà il seme di una nuova flotta tedesca per il futuro. Non ci sarà nessun futuro per una flotta incatenata da una pace disonorevole". La flotta d'alto mare era uscita in mare solo in due occasioni (45), e, arrugginendo in porto, il morale era colato a picco. Bisogna anche considerare che, essendo i marinai in un porto germanico, vedevano con i loro occhi le condizioni dei civili. I marinai rifiutarono di obbedire a questo ordine romantico (vabbè) e insensato, e si ammutinarono, impedendo la partenza delle navi. Il 31, una parte della flotta fu spostata a Kiel da Wilhelmshaven, il porto dove era avvenuto l'ammutinamento. Durante il viaggio, furono arrestati quelli che erano considerati i caporioni della rivolta, e tradotti nelle galere militari di Kiel. Arrivati in porto, i marinai organizzarono una manifestazione inizialmente destinata a chiedere solo il rilascio dei loro compagni arrestati. Alla manifestazione parteciparono operai e gente comune, gridando "Frieden und Brot!" (pace e pane) 
Manifestazione rivoluzionaria per le strade di una città tedesca.
Da allora si mise in moto una catena di eventi che portò a un drastico cambio di prospettive. Il 4 novembre, la città cadde in mano ai rivoltosi senza spargimenti di sangue. I rivoltosi erano marinai ammutinati, operai, soldati (46). La rivolta al vecchio ordine si sparse come un incendio, e il 7 Novembre investì Monaco, la capitale della Baviera, costringendo alla fuga il re Ludovico III. La Baviera fu il primo territorio tedesco a dichiararsi Repubblica sovietica (Räterepublik) o più esattamente, repubblica dei comitati (di soldati e di operai). Le vecchie autorità crollarono rapidamente, e il 23 Novembre fu dichiarata la repubblica sul territorio dell’ultimo stato aristocratico , il principato di Schwarzburg-Rudolstadt. Nel frattempo, l’8 Novembre iniziavano i colloqui armistiziali a Compiègne, in Francia. Il giorno seguente ci fu una convulsa giornata a Berlino. “Per evitare una rivoluzione dal basso (46)” il maggior partito del Reichstag, lo SPD, annunciò l’abdicazione del Kaiser e proclamò la repubblica. L’uomo forte del nuovo governo provvisorio era Friedrich Ebert, leader dello SPD. Più o meno nelle stesse ore, il leader dello SpartakusBundKarl Liebknecht, proclamò la repubblica socialista su tutta la Germania  .

Spartachisti armati per le strade di Berlino.
 Il Kaiser tagliò discretamente la corda il giorno dopo.


(38) Questi soldati però non erano molto esperti della guerra in trincea, ed avevano bisogno di un periodo di ri-addestramento. 
(39) SpartakusBund (Lega di Spartaco) Era una parte del nuovo KPD (Komunistische Partei Deutschlands) partito comunista tedesco, che si richiamava alla rivoluzione d’ottobre, ma per il momento indipendente dal Bolscevichi. 
(40) Il termine gergale per fante era Kilometerfresser, letteralmente, mangiachilometri. 
 (41) Rispetto ai loro nemici, ovvio. Sembra che l'offensiva si rallento e si bloccò in certe aree perché i soldati si fermarono a saccheggiare i depositi di cibo e di liquori Alleati, invece di andare avanti. Una cosa inconcepibile qualche tempo prima. 
(42) Interessante il termine
(43) Un rapporto all’Alto comando affermava: "la messa al bando dell'Alto comando alla formazione dei comitati (di soldati) ha scatenato l'ilarità generale (nella truppa). È come la proibire alla pioggia di cadere." Inoltre, un ufficiale riferì al comandante in capo: "Penso di avere sotto di me dei Russi Bolscevichi, non dei soldati tedeschi". 
(44) Come definito dallo storico Wilhelm Deist. 
(45) Battaglia del Dogger Bank e Battaglia dello Jutland 
(46) Sembra che ci fosse il progetto di ristabilire l'ordine mediante truppe comandate dall'Ammiraglio Ludwig von Schröder , comandante del Marinekorp , detto il "Leone delle Fiandre". Chiesta l'autorizzazione al governo civile (una volta tanto!), essa venne rifiutata, si disse per paura di quello che l'Ammiraglio avrebbe combinato... non è possibile immaginare cosa sarebbe successo se questa prima rivolta fosse stata soffocata. 
(47) Come era nei desideri dell’Alto comando.

continua...

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