lunedì 30 aprile 2012

spot fascista

Non so voi, ma io, dopo aver visto queste fazze, sono diventato FASCISTA.

venerdì 27 aprile 2012

BEDUIN NECROFILIAC SEX!

Notiziola dall primavera beduina : sesso post - mortem
A essere obbiettivi, non si riesce a capire cosa diavolo volesse ottenere il barbone che ha promulgato 'sta cazzata... suppongo, che da quelle parti, il far sesso coi cadaveri sia una specie di priorità...

martedì 17 aprile 2012

giovedì 12 aprile 2012

sketch di un romanzo/sceneggiatura/fumetto da fare. Le radici dell'odio.

Continua il mio racconto sul radioso futuro. Accetto critiche e suggerimenti (e correzioni di congiuntivi!)




Il sergente inserì la scheda nella porta e entrò. L'appartamento, la sua casa, si illuminò automaticamente. Nonostante la tecnologia apposita, emanava odore di chiuso e abbandonato. Era dalla sua ultima licenza che nessuno ci entrava, almeno 3 mesi.
Chiuse la porta e lasciò cadere la sacca da marinaio in un angolo, senza badare a dove la metteva.
Percorse il corridoio e entrò nella camera da letto.

domenica 8 aprile 2012

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Da oggi, inizio la pubblicazione a puntate di alcuni miei articoli, i quali, successivamente, saranno pubblicati su altri siti, o, spero, addirittura su carta (non reciclata e ecologica. Come il notevole Idiotaignorante, sono per il riscaldamento totale e globale).                    Si accettano consigli, critiche e anche recensioni e suggerimenti.                                                                                            



Prologo.

L'Africa Nera è ricca di storia, oltre che di natura e preistoria. Però, disgraziatamente, fino al contatto coi bianchi, in molte culture non esisteva la scrittura. Quello che noi chiameremmo storia delle nazioni e dei popoli, era affidato alle memorie dei cantastorie, con tutti i difetti del caso. Per fare un esempio, provate a immaginare di dover estrapolare dei precisi dati militari o geografici da qualcosa simile all'Iliade, della quale esistano diverse versioni orali...
Fortunatamente, sul periodo storico in esame esistono anche dei precisi resoconti da parte di viaggiatori e mercanti occidentali, e anche di autentiche spie.

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Shaka Zulu (1787?- 1828) è il fondatore della nazione Zulu.
Gli Zulu (o AmaZulu) sono una popolazione africana di lingua Bantu, appartenenti al ceppo culturale Nguni. Oggi, gli Nguni sono divisi in Nguni del nord (Zulu e Swazi) e Nguni del sud (Xhosa). Tutti gli Ngumi parlano una lingua simile, con leggere variazioni e dialetti locali. Gli Zulu vivono oggi nel territorio della Repubblica Sudafricana.
Il nome Zulu (Paradiso) è il nome dell'eroe mitico fondatore della società Zulu, ed essi si definiscono AmaZulu o gente di (che discende da) Paradiso.
Gli Nguni arrivarono nell'area più o meno tra il primo e il secondo secolo d. C. ed erano agricoltori e allevatori provenienti dal Nord. Scacciarono gli aborigeni Ottentotti (Khoisan), e si stanziarono nell’area da loro precedentemente occupata. Erano allevatori di capre e buoi, e coltivavano sorgo e miglio africano su piccoli appezzamenti affidati alla donne. I terreni erano di proprietà comune, ed erano affidati dal capo del villaggio (Inkosi= Re) alle famiglie, a seconda del fabbisogno. Le loro culture erano del tipo africano tropicale, e non potevano crescere nel clima sudafricano temperato al di sotto del fiume Great Fish , mentre a ovest, sotto i monti Drakensberg, si trovano pascoli acidi, inutilizzabili per il loro bestiame . Questo fattore limiterà la loro espansione territoriale al sud e a ovest, e permetterà ai coloni olandesi di insidiarsi, quasi indisturbati, nell'estremo lembo di terra del continente.
Durante il 1700, alle culture tradizionali si aggiunse il mais (frutto di commercio coi colonizzatori portoghesi) e questo portò a un incremento della resa delle coltivazioni. Allo stesso tempo, il successo dell'allevamento portò paradossalmente al rischio di esaurimento dei pascoli.
Nel periodo di cui ci occupiamo (fine 1700, primi decenni 1800) , gli Nguni erano nell'età del ferro, divisi in piccoli regni indipendenti tra di loro, in insediamenti non superanti in media il migliaio di persone , tra i quali esisteva uno stato endemico di conflittualità a bassissima intensità. La carica di Re poteva essere ereditaria o acquisita. Il regnante poteva dominare su una tribù formata da gruppi di clan diversi , o su un gruppo con antenati comuni, o su persone che avevano deciso di porsi sotto la sua protezione. Molto spesso erano presenti le tre condizioni assieme. Una tribù più grande poteva imporre tributi a una più piccola, ma di regola, questa dominazione non durava più di una o due generazioni. In conclusione, era una società di piccole nazioni con caratteristiche e cultura comuni, molto dipendenti dalle personalità dei dominanti , i quali racchiudevano in sé il potere politico, economico, militare e religioso. Il miglioramento delle coltivazioni e dell'allevamento avevano alimentato un sostanziale incremento delle popolazione sul territorio, e questo avrebbe inevitabilmente portato a un cambiamento.

Il Bastardo del Re.


Shaka nacque da Nandi (la dolce), figlia di un capo Langeni, e da Senzangakhona (colui che agisce con buona ragione) , capo della tribù AmaZulu. La leggenda dice che, durante un viaggio Senzangakhona incontrasse Nandi mentre si bagnava in un fiume, e colpito dalla sua bellezza, gli proponesse un Ukuhlobonga. Lo Ukuhlobonga è un rapporto sessuale non penetrativo, nel quale l'uomo pone il pene tra le gambe di una donna (non la moglie) o di un altro uomo. Questo tipo di rapporto era appunto teso a evitare la maternità ed era considerato "disgraziato", sebbene di uso corrente tra i giovani. Lo Ukusoma è la stessa cosa, solo che era applicato dal marito sulla moglie, e non era considerato disdicevole. Shaka sarebbe nato perché i due partner avrebbero perso il controllo, e avrebbero quindi avuto un rapporto normale. Inoltre, le due tribù erano considerate consanguinee e Shaka, oltre che figlio non voluto, sarebbe stato il frutto di una specie di incesto (il quale era considerato un crimine secondo solo alla stregoneria).
Il nome è problematico. Un termine che gli assomiglia, chaka, vuole dire servo, poveraccio. Shaka vuol dire parassita intestinale o bastardo. Una spiegazione è che quando la notizia della gravidanza di Nandi arrivò alle orecchie del padre, egli replicò che il parassita intestinale uShaka aveva bloccato le mestruazioni della donna (1). Quando il figlio nacque, gli fu imposto il nome Shaka (2). I maggiorenti della tribù Langeni costrinsero Nandi a lasciare la tribù con il figlioletto, e obbligarono Senzangakhona a prenderla come terza moglie, ma senza festa matrimoniale (un autentico insulto), così Shaka fu introdotto nella casa paterna. Nella cultura Nguni , il Re aveva una moglie principale (la Grande Moglie) e diverse mogli secondarie. Nandi era appunto una di queste mogli secondarie (e involontaria). Sembra che le altre due mogli di Senzangakhona proteggesse attivamente Nandi e il figlio (e furono da lui ricompensate quando prese il potere). Nonostante la nascita di un altra figlia, Nandi e suoi figli erano una fonte perenne di imbarazzo per il Re.
Qualche anno dopo, Senzangakhona scacciò Nandi e i figli, per quello che a noi può sembrare un motivo pretestuoso (3).
La famiglia riparò dai Langeni, che, a causa del ripudio e del disonore conseguente, li trattarono malissimo. Una madre single, priva di protettori maschili, era considerata una specie di prostituta.
Qualche più tardi, la tribù espulse i tre durante una carestia (4). La famiglia fu accolti nella casa di uno zio che viveva in un altro clan, i Dletsheni. Nandi sposò un uomo da cui ebbe una altra figlia, Ngwadi (5), e ancora dopo Shaka entrò nella corte del Re Jobe, e quando egli morì, entrò nel seguito del figlio, Dingiswayo.
Per tutta la prima parte della sua vita, Shaka fu una specie di reietto, in una condizione di fuori casta per i motivi sopramenzionati. Questo gli procurò un'infanzia e un'adolescenza travagliata e violenta. Secondo quello che venne tramandato, Shaka fu sottoposto a maltrattamenti e soprusi da tutti i maggiorenti delle tribù in cui si trovò a vivere. Esistono anche delle leggende su questo periodo, tipo che a 13 anni Shaka uccise un vipera Mamba che aveva morso un toro sotto la sua custodia, o che venisse deriso perché aveva dei piccoli genitali, o che a diciassette uccise un leopardo con un colpo di lancia al cuore e sfondandogli il cranio con una mazza... ma è indubbiamente difficile separare la realtà dalla fantasia, agiografica o denigratoria.
Siamo arrivati alla giovinezza di Shaka , che in questo periodo si chiamava Nodumehlezi (colui che quando si siede causa brontolii alla terra)(6). È utile fare un piccolo passo indietro e parlare del modo tradizionale di guerreggiare Ngumi e di Re Dingiswayo.

(1) Sembra che la dolce avesse un caratteraccio e una lingua tagliente. Questo spiegherebbe anche alcuni problemi della prima infanzia di Shaka.
(2) I bambini Zulu ricevono un primo nome quando nascono, un secondo nome dal padre all’età di sette anni, un soprannome dai coetanei, e un nome quando entrano nei riti di maturazione. Shaka è il nome da bambino legato a un avvenimento successo alla nascita o prima , in questo caso... A quanto pare, Shaka non si vergognava affatto del proprio nome.
(3) A quanto pare, un cane aveva ucciso una capra affidata a Shaka.... un’altra versione afferma che Nandi aggredì il marito con una mazza da guerra.
(4) Questa carestia fu chiamata "Madhlatula" cioè "mangia quello che puoi e non dire niente", e fu un sintomo della crisi culturale e economica delle società Ngomi.
(5) Il nuovo marito di Nandi, Mbyia, sembra volesse molto bene alla donna e ai suoi figli.
(6) Questo è il nome da adulto.

La guerra tradizionale.


La guerra tra due villaggi poteva scoppiare per un furto di bestiame, per lavare un'onta (personale o collettiva) o per stabilire il possesso di un pezzo di terra coltivabile. A volte, questi scontri si svolgevano su un terreno prestabilito, con le donne e i bambini dei rispettivi villaggi che assistevano e incitavano gli uomini. Di solito, in una battaglia di questo tipo, i guerrieri si fronteggiavano in due lunghe file contrapposte, cominciavano a insultarsi, poi, quando i nemici arrivavano a tiro, si scagliavamo le Ipapa (le lunghe lance). Se nessuna delle parti cedeva, si poteva arrivare allo scontro corpo a corpo con le mazze, ma era un evento piuttosto raro. Così facendo, le guerre erano piuttosto poco sanguinose, sopratutto perché ogni guerriero combatteva isolatamente contro il nemico che aveva di fronte, senza nessun tentativo di azione coordinata o di manovra tattica. Inoltre, se qualcuno veniva ucciso, il responsabile del colpo era "contaminato" dalla morte dell'avversario, e doveva abbandonare immediatamente il campo di battaglia per sottoporsi a rituali magici purificativi. Quando una delle parti si ritirava, lo scontro cessava, i perdenti pagavano una compensazione ai vincitori, e si riscattavano gli eventuali prigionieri.
In alcune occasioni, invece dello scontro tra due gruppi, gli avversari sceglievano due campioni che combattevano per tutti. In questo caso, il duello finiva regolarmente al primo sangue. È necessario sottolineare che i guerrieri non avevano addestramento militare specifico, ma soltanto la normale vita di di caccia e allevamento.


segue....


Colonna sonora : We are growing di Margaret Singana

venerdì 6 aprile 2012

sketch di un romanzo/sceneggiatura/fumetto da fare. Migranti

A quanto pare, i miei racconti sul radioso futuro di sangue, merda e pallottole, piacciono ai miei 25 lettori® , e quindi ne accludo un altro di ambientazione marina. Mi scuso di produrli a spizzichi e bocconi. AH! se trovate degli errori segnalatemeli pure! io sono un pessimo correttore di bozze!

Seduti sulle cuccette della piccola cabina, il sergente e il primo capo (Jade) chiacchieravano come vecchi amici. Il primo capo era una donna bionda con un viso magro e lunghi occhi chiari, che molti uomini giudicavano attraente. Ma il suo orientamento sessuale era omo, non etero, e, nella società nemica, questo era male. Lei e sua compagna erano state perseguitate, e come misura educativa finale, sottoposte a uno stupro di gruppo da parte della polizia della fede. La compagna era morta per le conseguenze, e lei, appena aveva potuto reggersi in piedi, era fuggita al sud.

martedì 3 aprile 2012

Itto ogami e i ghei...

Ehhh si, anche il sottoscritto, nonostante la sua tetragona eterosessualità, ha interagito coi ghei.... suppongo che a chi legge non potrà fregà de meno, ma oggi voglio scassarvi la uallera con racconti de vita vissuta da me....