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mercoledì 20 aprile 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Dopo.

Il regno di Shaka durò soltanto 12 anni. È indubbio che a modo suo, Shaka kaSenzangakhona (72) sia stato un colosso e un rivoluzionario. La sua creazione, il regno Zulu, dimostrò di resistere oltre la sua morte, superando sostanzialmente tutte le crisi a cui andò incontro. Nonostante la brutalità dei metodi di unificazione, i sudditi non tentarono secessioni o rivolte verso l’autorità centrale. I dirigenti scelti da Shaka e i loro successori si dimostratrono, nei fatti, dei buoni amministratori. Gli unici guai economici risalgono all’ultima fase dell’impero, quando delle morie del bestiame causarono qualche problema economico (sembra che le epidemie fossero dovute al contatto con gli europei) .
La successione del Re, invece, rimase sempre un problema. Dingane, uno dei regicidi, regnò dal 1828 al 1840, venendo ucciso in una rivolta dal suo fratellastro Mpande, che prese il suo posto. I due figli di Mpande, Cetshwayo e Mbuyazi, combatterono tra di loro nel 1856. Mbuyazi fu ucciso, e Cetshwayo divenne Re di fatto, pur lasciando il padre sul trono. Nel 1873 Mpande morì , e Cetshwayo fu assiso sul trono.
Gli inglesi iniziarono l’ivasione del regno Zulu nel 1878, venendo clamorosamente sconfitti nella battaglia di Isandlwana, che fu il peggiore rovescio militare europeo contro una popolazione aborigena. Ammaestrati dell’esperienza, gli inglesi vinsero la battaglia di Ulundi.
Seguendo il motto “divide et impera” gli inglesi presero prigioniero il Re Cetshwayo, e divisero il regno in 13 piccoli reami indipendenti (73).
Gli Zulu persero totalmente la loro indipendenza nel 1887 venendo inglobati nella colonia inglese del Natal.


(72) Shaka (figlio di) Senzangakhona. Così è riportato, seguendo la legge salica
(73) corrispondenti guarda caso alle divisioni amministrative degli amaKhanda

domenica 17 aprile 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

La pace mi disfarebbe.

È curioso come l’affermazione del condottiero mercenario Giovanni Acuto (John Hawkwood) si adatti perfettamente a questo Re e conquistatore africano. Una volta sconfitto definitivamente il suo arcinemico Zwide nel 1825, Shaka si ritrovò senza avversari e senza terre da conquistare.
Un Re normale avrebbe cominciato a pensare oltre sè stesso, ad assicurare una discendenza al suo regno, in altre parole un erede o una linea di successione...

venerdì 25 marzo 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Undicesima puntata della storia del Napoleone Nero



Terre e popoli.


Nel momento di massima espansione, l'impero di Shaka occupava una zona di più di un milione di miglia quadrate , con una popolazione stimata tra le trecentomila e le cinquecentomila persone , con un esercito di centomila guerrieri (nelle stime più alte).

domenica 20 marzo 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Decima puntata della storia del Napoleone Nero



Neue Ordnung (nuovo ordine)

Sotto Shaka, i maschi della società Zulu si dividevano in 3 categorie principali:
Umpakati : il veterano
Izimpohlo e Insizwa : il giovane guerriero
Amabutu : il giovane che non aveva (ancora) servito in guerra.

Come si può vedere, tutto era finalizzato per una unica funzione. Esistevano persone che non entravano in questa classificazione, come i fabbri e gli izAngoma /Inyanga, ma erano delle assolute minoranze.
Non è molto chiaro se gli Amabutu comprendevano anche gli izinDibi, i quali a rigore di logica avevano fatto parte dello sforzo bellico... ma immaginando la monomania di Shaka, è molto probabile.
Gli iziNsizwa erano il gruppo maggioritario maschile. Il termine indica i giovani guerrieri, ma tra di loro si trovavano spesso uomini oltre i 30 anni. Era un modo per indicare genericamente chi non era sposato. Da notare che, nella cultura Ngomi, il matrimonio era il momento nel quale l'uomo diventava pienamente maturo e membro della società a pieno titolo... gli uomini non sposati erano costretti a rimanere nella casa del padre, sempre sottoposti alla sua volontà e altresì sottoposti a varie limitazioni sociali. Solo gli sposati sfoggiavano l’anello (isiCoco)(59) sulla testa e anche quando non lo portavano, si distinguevano per la particolare rasatura dei capelli.
Shaka aveva una scarsa considerazione dei guerrieri coniugati, e dava la propria preferenza agli scapoli. I celibi, a parte qualche breve visita ai familiari, erano perennemente distaccati nel villaggio caserma, mentre gli uomini ammogliati vivevano con la propria famiglia, restando però richiamabili in qualsiasi momento al servizio del Re (60). Bisogna anche considerare che gli coniugati, risiedendo nei villaggi, rientravano sotto l’autorità del governatore locale, mentre i residenti negli amaKhanda erano sempre e soltanto agli ordini del Re.
Shaka permetteva ai suoi guerrieri di sposarsi solo dopo una sua autorizzazione collettiva al reggimento. Questa autorizzazione dipendeva dal suo capriccio, e in media, i guerrieri la ricevevano solo verso i 40 anni, dopo almeno 15/20 anni di servizio (necessariamente glorioso), solo quando il reggimento veniva disciolto, e i guerrieri esentati dal risiedere nell'iKhanda.. Ma Shaka si arrogava anche il diritto di formare le coppie a proprio piacimento... spesso, dava l'ordine al reggimento di sposare le donne di un reggimento di un iKhanda diverso, in modo da distruggere le eventuali unioni clandestine precedenti. Solo ed esclusivamente a dei guerrieri particolarmente valorosi, era permesso di scegliere la propria sposa.
Come si può vedere, Shaka fece dipendere la maturità dalla capacità combattiva. In pratica i maschi Zulu erano costretti a essere degli eterni minorenni sottoposti alla sua volontà, che riponevano la speranza di diventare adulti solo nella guerra. Solo con le razzie ci si poteva arricchire rubando il bestiame altrui, solo comandando dei guerrieri si poteva salire di rango.
La vita dei sudditi fu marzializzata in ogni modo. Il combattimento col bastone tradizionale (ukuxoshisa), fu promossa tra i giovani, e furono organizzati tornei nei quali il Re premiava i vincitori con capi di bestiame.
Come si può vedere, l'esercito di Shaka era un esempio di società totalizzante e alternativa (61). In pratica, riproduceva l'organizzazione precedente della cultura Ngomi, ovvero uomini che combattevano, allevavano e cacciavano, donne che coltivavano e badavano agli alloggi, ragazzini che svolgevano compiti suppletivi.
Con la sostanziale differenza che, in questo caso, non esisteva nessun legame parentale, nessuna proprietà personale, nessuna famiglia (62).
Teoricamente, un uomo poteva entrare negli izinDibi a 10 anni, restare nei servizi logistici per 8 anni, arruolarsi nel reggimento a 18, fare il guerriero per 20 anni (63), e poi avere un accenno di vita propria a 38/40... con una moglie che poteva aver conosciuto solo al momento della dispensa reale....
Le donne entravano nel reggimento a 13/14 anni e vi potevano rimanere fino a oltre i 40 anni (così facendo, il Re controllava in modo indiretto la loro fertilità). Come riportano resoconti di osservatori inglesi, durante il regno di Shaka si rilevava la presenza di molte donne nubili sopra i 40 (64).
Alla fine, il giovane guerriero (e la giovane donna) dimenticava il villaggio natio, le sue tradizioni, il suo dialetto, per diventare un AmaZulu, o meglio, un suddito di Shaka Zulu (65).
Era anche comprensibile che a lungo andare, i reclutati si immedesimassero completamente nel reggimento, tant'è che affermavano di se stessi :" io sono dello amaWombe" piuttosto che definirsi con il nome del Clan o del villaggio originario (66).
È interessante, come tutto questo sembri un esperimento a tavolino di costruzione di una società totalitaria.

(59) È necessario spiegare che lo isiCoco “non” indicava che l’uomo era sposato, ma che “aveva ricevuto” dal Re l’autorizzazione a sposarsi. Non è da considerarsi come una fede matrimoniale.
(60) Il reggimento di questo tipo era detto iBandhla imhlope , assemblea bianca, che può riferirsi al colore degli scudi o anche al colore dei capelli dei questi veterani (personalissima opinione)...
(61) Si noti come un iKhanda assomigli a un falansterio socialista.
(62) Come in tutte le società totalitarie.
(63) Con una campagna militare all'anno.
(64) Persone a cui non era stato dato il permesso di sposarsi. Da notare che figure del genere, cioè donne inutilizzate dal punto di vista riproduttivo, non esistono nelle società tradizionali.
(65) In realtà, il regno di Shaka durò meno di un quarto della vita di questo guerriero teorico.
(66) Esistono anche nella nostra società atteggiamenti simili, ad esempio lo spirito dei nostri alpini o l'orgoglio dei veterani americani che hanno servito sotto il generale Patton. La differenza è che questo sentimento non è alternativo alla famiglia e alla città d'origine... curiosamente anche questo sentire ricorda il rapporto tra Napoleone e i suoi grognards.

lunedì 14 marzo 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Nona puntata della storia del Napoleone Nero



Il sesso del Re. Paranoie personali e collettive.

Il potere di Shaka si estendeva al privato dei sudditi. La presenza di donne nei villaggi caserma non deve trarre in inganno. Shaka esigeva l'astinenza formale ai suoi guerrieri (e alle donne). Il settore dell'iKhanda dove risiedevano le donne del reggimento ausiliario era off limits. I guerrieri, semplicemente, non dovevano passare da quelle parti.

venerdì 11 marzo 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Ottava puntata della storia del Napoleone Nero



Guerra fuori, guerra dentro.


Finora si è parlato della violenza di Shaka rivolta verso l'esterno, cioè verso quelli che considerava suoi nemici. Ma allo stesso tempo, Shaka esercitava una violenza ancora maggiore verso i suoi sudditi.

venerdì 4 marzo 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Settima puntata della storia del Napoleone Nero.

Gli amaKhanda erano posizionati in zone strategiche, quali cime di colline o vicino a guadi di fiumi.

martedì 22 febbraio 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

Sesta puntata della storia del Napoleone Nero.


Innovazione tattica.

Nelle battaglie descritte, è possibile notare come Shaka applicasse sempre lo stesso principio tattico, ovvero lo schieramento "Impondo Zankomo" (le corna del bufalo).
La disposizione riproduceva, grosso modo, un bovino. Petto, corna, reni.
Il modus operandi era sempre uguale. Il petto avanzava e entrava in contatto col nemico, mentre le corna, costituite da guerrieri giovani e veloci, lo circondavano e lo intrappolavano.

venerdì 11 febbraio 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

segue... 
Quarta puntata della storia del Napoleone Nero


Le Migliaia.

Il periodo di sottomissione di Re Shaka a Re Dingiswayo durò un anno. Nel 1817, la guerra tra le due confederazioni si riaccese, e nella successiva battaglia Re Dingiswayo cadde prigioniero del suo nemico Zwide, che lo fece uccidere dopo tre giorni di cattività. Alcune narrazioni suggeriscono un voluto ritardo nell'arrivo sul campo da parte di Shaka, che avrebbe causato la cattura e successiva morte del Re... ma sembra che l'armata Zulu rischiò di trovarsi contro l'intero esercito Ndwandwe, con una concreta possibilità di annientamento.

lunedì 7 febbraio 2011

I costruttori di imperi : Shaka Zulu.

quinta puntata della storia del Napoleone nero

Il grande pericolo.

Re Zwide si rendeva perfettamente conto della pericolosità di Shaka, e mandò un esercito di diecimila guerrieri, sotto il comando di uno dei suoi figli, Nomahlanjana, a schiacciare quel pericoloso nido di vespe.
Avvertito dell'invasione, Shaka aveva evacuato i civili e il bestiame dai villaggi e gli aveva raccolti in una foresta nella parte meridionale del suo territorio, con un reggimento come scorta.