"Cos'è
'sta roba?"
Blackjack
era esterrefatto.
Una
bandiera del sistema sanitario nemico spiccava di fronte a un
prefabbricato eccessivamente lindo e pulito.
Il
suo stupore era giustificato, dato che i nemici che si ritiravano (e
in questo momento non facevano altro) portavano con sé ogni cosa, e
eutanasizzavano
i feriti intrasportabili.
L'unica
cosa che lasciavano di ospedaliero, e non, erano i cumuli di rifiuti
(come sempre..).
Il
sottufficiale si rivolse ai soldati della pattuglia.
"Lei,
venga con me. Gli altri, a copertura. Se è quello che sembra, non
dovrebbero esserci problemi."
I
due entrarono guardinghi dalla porta .
Il
luogo, effettivamente,sembrava un ospedale, puzzava come un ospedale,
ed era allegro come un ospedale. Dopo un piccolo atrio, sbucarono in
una corsia con letti e degenti. Un fantasma bianco gli corse incontro
urlando nella lingua dei soldati:
"E'
vietato portare armi in ospedale!".
Il
sergente , con un gesto fluido e estremamente naturale, gli puntò il
fucile d'assalto sul muso, facendo ammutolire il fantasma. Quindi,
protese la mano sinistra e gli strappò il velo.
Apparve
un viso biondo, lentigginoso e cavallino.
Quegli
sdraiati sui letti iniziarono a strepitare, subito quietati,
primariamente dagli occhi del sergente e, secondariamente, dal
movimento della canna dell'automatico, la quale ne seguiva la
visuale.
Il
soldato riportla sua attenzione sulla femmina.
"Perchè
cazzo porti il paramuso?"
"Per
non urtare la sensibilità dei pazienti."
L'espressione
del sergente era di comica esasperazione.
"Ooddioo...senti,
vammi a chiamare il tenutario."
"Il
tenutario ?"
"Sii..
Il pappa.... Il capo macellaio..."
"Il
dottore?"
"Quel
che è"
"Adesso
sta operando"
"Operando
cosa?"
"Come?"
"Chi
sta operando, uno di questi maschioni qua?"
"Ma...
Certo!"
"Vai
a chiamarlo" concluse il sergente con aria gelida.
L'infermiera
si affrettò.
Il
sottufficiale si mise l'automatico a tracolla e si tolse l'elmo.
Iniziò a gironzolare tra i letti, fissando i pazienti (i quali
cercarono di mimetizzarsi tra le lenzuola e gli arredamenti) e
leggendo le cartelle cliniche appese ai letti, mentre il suo
compagno,per il momento obliato, lo guardava incuriosito.
Dopo
troppo tempo, arrivò il capataz,
un uomo alto con una barba incolta e i capelli sale e pepe lunghetti
(ma evidentemente di provenienza & cultura diversa dai degenti) ,
con il camice verde macchiato di sangue.
E
subito iniziò a scassare:
"Non
voglio armi qua dentro!"
Abbaiò protendendo
le mani.
Il
sergente lo respinse spingendolo sul petto coll'indice destro
(proprio dove c'era il cuore...).
"Senti
un po' , bello...
Cosa
diavolo fai qua?"
Chiese
in modo urbano.
Il
medico inizia sproloquiare sulla cattiveria
assoluta
della civiltà occidentale, sulla necessità
morale
di aiutare i suoi nemici, eccetera
eccetera
(dal mare procelloso delle chiacchiere, saliva ogni tanto la parola
emergenza, chissà perché.
Il
sottufficiale non badava a quello che li diceva il cerusico. Era
anestetizzato al politicamente corretto. Dopo aver lasciato
sbrodolare il segaossa per un po', lo affrontò direttamente.
Medico
:"Lei deve..."
"Io
devo cosa?"
"Questo
ospedale è protetto
dalla convezione di Ginevra.."
"La
convenzione di Ginevra? Addirittura ?!? Senti , chiama 'sta Ginevra
che ci parlo io, così
la smette di far cazzate!"
Il
gigante rimase di stucco.
"Ma..
Ma cosa dice?.."
"Ti
chiedo una cosa, specie di veterinario: questo sarebbe un ospedale
civile?"
"Ma
certo!"
"E
allora, perché cazzo qua ci sono solo giovani stalloni con ferite da
sforacchiamento?!?"
Chiese
il soldato, piuttosto ad alta voce.
"Ehm...
Noi non rifiutiamo di curare nessuno."
Svicolò
l'interpellato.
"Diciamo
che curate solo ed esclusivamente nemici armati, dato CHE
da queste parti non c'è altro...Non è vero?" (enfasi sul “che,
e anche sul vero)
Affermò
il sergente, con un sorriso quasi affabile.
Il
cerusico chiuse il becco.
"Vedi,
ginetto (1), il mestiere di noi giacchette verdemarron è quello di
proteggere la gente, gli esseri umani, e questo implica anche lo
sparacchiare addosso a queste bestie
(2) . Il fatto che un appartenente al genere umano cioè
te, anche se non sono sicuro che tu appartenga all’umanità... Dove
ero rimasto ??..Ah si , che tu li rimetta in grado di far danni, è
una cosa che noi non apprezziamo... Potremmo Anche Considerarlo Un
Baasso Tradimento ..."
Concionò
il sottufficiale, con un tono da cattivo da film di serie C....però
la mano scese realmente e pericolosamente verso il charu.
Il
laureato notò il movimento , e, con strana saggezza, scelse di non
replicare.
Il
sergente tacque a sua volta.
I
due si fronteggiarono silenziosi.
Blackjack
ruppe il silenzio.
"Noi
siamo troppo buoni comunque!
Te
e il tuo branco di quadrupedi siete liberi di andarvene. Nessuno vi
sparerà contro!"
Il
mediconzolo ci mise un po' a connettere.
"Co
..come ? Andarcene ? Non si può spostare i feriti!"
"Avete
12 ore di tempo. Scaduto il termine, ci
prenderemo le loro palle."
"COSA?!?
Siete dei mostri!"
"Ah
si? Scusa bello, dove eri tu quando questi qua crocifiggevano i
prigionieri? E quando i loro infermieri finivano i nostri feriti ,
invece di raccoglierli?"
Chiese
il milite, con aria cattiva, e poi un'ombra di dolore gli passò sul
volto.
“Dove
eri tu 20 anni fa , quando mia moglie morta perché nei loro ospedali
non c'era posto per una donna incinta miscredente ?!?(3)
Molto
stupidamente, il medico cominciò a salmodiare ( con
il tono di una professione di fede...)
"Ci
sono cose nella loro cultura che..."
Con
un gesto rapido, il sergente gli afferrò il basso ventre con la mano
destra, e strizzò.
Il
chirurgo, sorpreso con la bocca aperta, la spalancò e iniziò a
gemere.
"Un
sacco di cose ce le hanno insegnate loro,
testa di cazzo. Tu,
invece, non hai imparato niente..."
Sibilò
il sergente, e smise di stringere.
Il
cerusico crollò in ginocchio.
Blackjack
lo lasciò perdere e si rivolse ai feriti nella loro lingua:
"
Branco
di troie, potete levarvi dal cazzo entro 12 ore. Se tra 12 ore siete
ancora qua, IO vi strapperò le palle e l'uccello! Sapete che lo
farò!"
I
degenti cominciarono a agitarsi. Qualcuno si defecò addosso. Tutti
urlarono pietà nella loro lingua.
"Guarda,
guarda , ho proprio l'impressione che vogliano andarsene...."
Affermò
il sergente, con aria divertita, al medico che si stava rialzando a
fatica.
"Il
ferito.... Il ferito che stavo operando.... Quello non lo potete
muovere..."
"Stavi
operando? Credevo stessi facendo colazione."
Ironizzò
Blackjack,
avviandosi verso la sala operatoria (il soldato stette fermo nella
corsia). Il medico lo seguì ondeggiando. Quando il soldato irruppe
nella sala , gli assistenti lo guardarono come se fosse Satana
entrato in Chiesa. Uno spettro verde fece per bloccarlo.
"FERMO!"
sbottò il bestemmiatore, con un tono che non ammetteva repliche.
Nessuno
alto si mosse.
Blackjack
si
avvicinò al tavolo operatorio, dove giaceva un grosso corpo inerte.
Guardò
dentro la scodella metallica, dove gli affettacarne avevano messo
quello che era in eccesso nel corpo del paziente.
"Magnifico....
Questo quadrupede è sopravvissuto a due seicinque (4).. Devo
completare il lavoro."
Mormorò
Detto
ciò sfoderò elegantemente il charu,
e gli spedì un colpo da 5.7 silenzioso nel cranio.
I
presenti rimasero agghiacciati. Uno svenne, rovesciando un vassoio
metallico che fece un rumore d'inferno e disperse ovunque
paccottiglia affilata.
Dalla
porta irruppe il soldato con il fucile spianato, richiamato dal
frastuono. Visto che il suo superiore non era in pericolo , abbassò
subito l'arma.
Il
chirurgo aveva gli occhi spalancati dall'orrore.
"Non
può...non può..."
"L'ho
appena fatto. Adesso potete anche ri...muoverlo."
Chiosò
il sergente rinfoderando il charu.
"QUEASTO
(5) UN OMICIDIO!!"
"Se
ti urta di meno, consideralo
un aborto un po' in ritardo.
E questo ti serva per evitare a quelle altre bestie ulteriori
sofferenze."
Concluse
impassibile Blackjack.
"Siete
degli assassini ...."
Continuava
a biascicare il medico.
"Deve
prendere in esame certi aspetti della nostra cultura
..."
Lo
canzonò il sottufficiale.
"Ma
c'una cosa che ti ostini a non vedere...
Curare
nemici armati, equivale a un tradimento. Essere umanitari in queste
condizioni, è stupidità.
E
tu credi che se questo fosse stato un ospedale pieno di nostri
soldati, occupato dai nemici, i feriti non sarebbero stati già tutti
uccisi nei loro letti...? è già accaduto, se non lo sai..e
sicuramente
non lo sai..."
Il
segaossa biascicò rabbiosamente a occhi bassi:
"la
pagherete.... Pagherete tutto! (6)"
Il
soldato gli rise in faccia
"ah
ah... Sognalo pure. Ricordati una cosa bello..."
Il
medico alzò lo sguardo.
Il
milite li affibbiò un manrovescio colossale che lo mandò al
tappeto.
A
terra, il segaossa si portò automaticamente una mano alla guancia,
che cominciava a gonfiarsi.
Mentre
tutti i presenti lo guardavano terrorizzati (non i due soldati
,ovvio) sputò un dente per terra.
“Questo
come regalo d'addio, imbecille... ti assicuro che qua, per te, tira
una brutta aria, quindi ti consiglio di cambiare continente...se vuoi
restare con le mani attaccate.”
Vaticinò
il sergente, e si avviò per andarsene.
(1)
Vuole dire stupidotto , in modo quasi affettuoso
(2)
tono bassamente trionfale sul bestie
(3)
Il soldato drizzò le orecchie. Era la prima volta che il sergente
parlava del suo passato.
(4)
6,5 Grendel , proiettile del fucile d'assalto dell'Armata.
(attualmente un calibro sperimentale www.65grendel.com)
(5)
errore voluto
(6)
non tutti lo sanno , ma è una citazione di Pirandello.
C'entra niente, ma volevo metterla. Ed un buon motivo per guardare women in uniform
Fantastica. E la foto è giusta per illustrare: non dici se nella pattuglia ci fossero o no donne assieme al sergente... ;)
RispondiEliminaAd ogni modo cos'è il charu? Qui pare un'arma da fuoco, nel precedente racconto di ambientazione marina pareva fosse un'arma bianca.
Ginetto per sciocco mi ricorda il similare termine Gigetto che alle superiori usavamo (giuro, è vero!) per indicare un professore particolare che non solo gli studenti ritenevano un po' suonato, quantunque non "pericoloso" in termini di voti.
eh mio caro... nel mio universo narrativo, tutti i soldati indossano delle tenute da combattimento tipo "future soldier" (tuta centurione, tuta nettuno, tuta triario...) che li rendono simili a dei robot o insetti, e impossibili da distinguere l'uno dall'altro. dato che è un work in progress, in alcuni episodi non è molto chiaro...
RispondiEliminain un altro episodio, posterò una immagine del Charu, che è una mia "personale" produzione.
nel gergo brianzolo/lombardo "gino" è un modo per dire stupidotto, cretinetti...
Ripesco perchè mi sono ricordato di un servizio sulla ASL di Ponticelli del 23/5 ad opera della solita Striscia la notizia: il direttore (vero!) della ASL ricordava in tutto e per tutto la descrizione del tuo "segaossa".
RispondiEliminaGuarda qui: http://www.striscialanotizia.mediaset.it/video/videoextra.shtml?15630
Quella puntata l'hai vista prima di scrivere questo episodio? Se no, si può dire che la realtà raggiunge l'immaginazione.
AHR AHR AHR AHR AHR AHR!!!
RispondiEliminaVisto il servizio, ed effettivamente sembra la rappresentazione fisica del personaggio... la cosa più strana è che il racconto è stato scritto circa 3 anni fa, il cerusico è ricalcato sulla figura del medico dei talebani ginuccio strada, e questo servizio di striscia non l'ho mai visto... sarà che gli stronzi si assomigliano tutti!