venerdì 25 dicembre 2015

La meravigliosa razionalità del Punitore

Il Punitore, o Frank Castle, è un fumetto Americano. È il capostipite dei personaggi sparatutto che hanno imperversato nel Comidom verso la fine del secolo scorso. Il Punitore apparve per la prima volta nel 1974, in una comparsata in un numero dell'Uomo Ragno, poi ebbe una serie tutta sua nel 1987.

Il personaggio ha una ragionata biografia. Cattolico, entra in Seminario, ma non prende i voti. Dopo il Seminario, partecipa alla guerra del VietNam come Marine, dove si distingue per coraggio e letalità. Tornato in patria, si arruola in polizia e si sposa. La famiglia si ingrandisce di due figli, e tutto va normalmente. Un giorno, i Castle vanno a fare un picnic al Central Park di New York, e vengono convolti in un conflitto a fuoco tra gang di spacciatori. La moglie e i figli rimangono uccisi, senza che il marito possa fare nulla per impedirlo. Alchè, il vecchio Frank Castle muore, e risorge nel Punitore. Al Punitore non interessa la legge o la giustizia, alle quali non crede. Lui, molto semplicemente, punisce i colpevoli. Indaga, ma usa l'indimidazione e la violenza, spesso anche la tortura per acquisire informazioni, e regolarmente uccide tutti i criminali che riesce a raggiungere. Più spesso a mitragliate, ma anche a coltellate o a mani nude. Ovviamente, egli vive in clandestinità, dato che la Legge non permette una così alta opera di artigianato, e vive del denaro che raccatta ai criminali defunti. Nella sua carriera, ha a che fare in pratica con tutti i tipi di criminalità esistente negli Stati Uniti, tra i quali le gang di strada, il crimine organizzato di diverse etnie e nazionalità, singoli dilettanti, e anche con un giudice serial killer.
Molto curiosamente, la prima apparizione del Punitore è contemporanea al film "il Giustiziere della notte" (Death wish) interpretato da Charles Bronson (1).Il Film deriva da una novella edita nel 1972, sempre Death Wish, dello scrittore Brian Garfield. Osservando bene , i personaggi del film e del fumetto sono quasi ricalcabili. Il Giustiziere della notte è una persona perfettamente integrata nella società, al quale un giorno una gang di balordi entra in casa, uccidendo la moglie e violentando la figlia, che diventa catatonica. Dopo una sorta di elaborazione post trauma (il padre del personaggio è morto sparato, Bronson ha fatto la guerra di Korea da infermiere obiettore di coscienza, riceve da un amico un'arma da fuoco in regalo...)
Charles Bronson nella scena finale
 il nostro eroe inizia nottetempo a andare in giro per i quartieri malfamati di New York. Quando dei delinquenti tentano di derubarlo, lui li stende stecchiti. La differenza sostanziale è che, mentre il Giustiziere fa finta di vivere una vita normale di giorno, e di notte cerca di essere ucciso, più che vendicarsi, il Punitore non ha una vita al di fuori della vendetta... Molto fumettisticamente, a volte gira per strada in tuta nera, con un enorme teschio bianco sul petto. Non spinto del Death wish (desiderio di morte) del Giustiziere, il Punitore non si mette in situazioni senza uscita. Da bravo incursore, analizza, progetta, agisce e attacca efficentemente i suoi nemici. Non cerca la pallottola giusta, non perchè gli importi di morire, ma perchè vuole continure a vivere per uccidere i suoi nemici.Alla fine del film, il Giustiziere viene ferito, e si trova vicino alla morte, ma si salva, e sembra poter scegliere se tornare a una vita normale. Da notare che le azioni del personaggio di Bronson sono un esempio da manuale della Sindrome da Stress Post Traumatico (PTSD). La sopravvivenza ai propri cari, l'incapacità a proteggerli, scatenano spesso autocolpevolizzazioni e desideri suicidi nei superstiti. Anche il comportamento del Punitore è una PTSD classica. Ma, mentre il Giustiziere sembra avere delle opzioni, Frank Castle, invece, è aldilà di tutto, senza nessuna possibilità di recupero, in the Beyond. Il personaggio del Punitore è di una sconcertante, assoluta, razionalità; Credente, eroe di guerra, tutore dell'ordine, padre e marito amoroso, (Dio , Patria, Famiglia) si schianta in un attimo contro la gelida realtà di un universo indifferente e di una malvagità insensata . Rancorosamente disilluso, l'unica sua certezza diventa la pallottola, e suo unico assoluto la distruzione. Ovviamente, ha dei limiti, l'autore suppone per esigenze di vendibilità fumettistica. Protegge gli innocenti cercando di non coinvolgerli nelle sue sparatorie, e non se la prende coi parenti e amanti dei criminali. Immagino per questioni di mercato, in quanto un eroe che colpisce anche le famiglie dei criminali apparirebbe poco eroico all'utente medio... sebbene una parte della responsabilità dei crimini va anche a chi ne ricava un beneficio indiretto. È interessante vedere come sia il Giustiziere della Notte che il Punitore siano figli di un'epidemia di criminalità che ha flagellato gli Stati Uniti nel secolo scorso.
A partire dal 1950 il tasso di omicidi (ovvero la quantità di omicidi commessi ogni 100.000 abitanti) era di 4,6 ; nel 1960 era 5,1 ; nel 1970 , 7,9 ; per poi esplodere nel terribile 9 del 1972, e di nuovo sfociare nel 10,2 nel 1980 (2)... in pratica, per 27 tremendi anni consecutivi (1970÷1996), il tasso medio di omicidi nel territorio degli USA non scese mai sotto lo 8,5 , che era sempre superiore al tasso di ogni singolo anno precedente al 1970... si può dire che gli USA soffrivano letteralmente di una epidemia di omicidi. Da notare che il tasso calò bruscamente dopo il 1996, e sta continuando ad abbassarsi (3). Le statistiche del 2014 lo danno del 4,5, addirittura inferiore a quello del 1950 (4).
Come si può vedere, l'industria culturale Statunitense reagisce velocemente alle sollecitazioni impresse alla società... sia la novella, che il film e il fumetto, uscirono in un periodo in cui furoreggiava la cultura "liberal" (5), ma ci furono dibattiti, e mai censure...


(1) Gli autori del Punitore non hanno mai parlato di un collegamento diretto tra i due character. Essendo la biografia di Frank Castle costruita negli anni 80, è possibile che ci sia una ispirazione indiretta.
(2) Da notare che il secondo film della serie del Giustiziere (Death wish II°) uscì nel 1982.
(3) Le ragioni del calo del tasso di omincidi non sono state mai chiarite.
(4) Dati del Federal Bureau of Investigation
(5) L'autore crede che la cultura "liberal" sia una delle cause dell'impennata di criminalità.



5 commenti:

  1. Leggevo il punitore da ragazzino, quanti ricordi! Come personaggio era di una piattezza impressionante, monocorde, ossessionato dalla sua missione e noioso al massimo. Sembrava un robot assemblato solo per il suo compito! Il Punitore 2099 era molto piu' interessante, era combattuto tra dubbi, paure, problemi psicologici, un desiderio nascosto di rendere il mondo un posto migliore e conflitti morali a iosa, oltre che a tanta sana ultraviolenza tecnologica. Se puoi leggilo.

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  2. Dimenticavo, ho letto un'ipotesi interessante sul calo del tasso di omicidi negli USA: sembra che corrisponda all'entrata in vigore della legge sulle vernici e sui carburanti al piombo. Saprai che l'esposizione graduale al piombo fa impazzire nel corso degli anni, e il rapporto tra criminalita' e disturbi psichici o QI basso e' ben documentato.

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  3. oh bella! non sapevo niente su questa teoria. interessante!

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    1. http://rationalwiki.org/wiki/Lead-crime_hypothesis

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